Svegliarsi alle 6 ormai sta diventando un’abitudine che spero di non portare con me in Italia. Ma qui il programma é serrato e per concentrare in pochi giorni un calendario fitto di eventi, visite e manifestazioni a volte si rinuncia volentieri a qualche ora di sonno, per godere di un’alba emozionante su Detroit per esempio 🙂
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Dopo la colazione americana di rito, ci siamo diretti verso il centro della città, dove ci attendeva un super welcome niente di meno che alla Joe Louis Arena. Spuntìno in uno dei templi dello sport d’America con ciambelle e prelibatezze locali, abbiamo potuto curiosarenell’area dove si possono ammirare svariati cimeli appartenenti alla squadra dei Detroit Lions, che fanno da cornice alla scena sportiva
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I’m at Joe Louis Arena (Detroit, MI) w/ 18 others 4sq.com/SDmfvl
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Qualche fotografia del gruppo italiano che, come calamite, si é andato formando e con i quali ho trascorso davvero dei momenti unici: Alice, Mirco, Luca e Lino e poi via verso la scoperta del North American International Auto Show 2013
I padiglioni luminosi e ben allestiti ci hanno lasciato sognare immersi fra le automobili che concentrano il più alto livello di tecnologia al mondo, fra colori, velocità, dettagli e curiosità. Auto ibride, prototipi, veicoli in presentazione mondiale e tante presentazioni che si sono succedute durante tutta la durata dell’evento fanno di questa manifestazione una delle più attese dell’anno nel campo dell’automobile -
I’m at Cobo Center (Detroit, MI) w/ 35 others 4sq.com/VeYbwU
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Ed in effetti lo stuolo di modelli scintillanti ha colpito anche me, sopratutto nel padiglione Ford dove era esposto uno dei modelli più antichi, datato 1903! E poi i truck, i motori ed i simulatori che permettevano di effettuare una prova sul momento delle prestazioni. Ovviamente tutta questa contrapposizione fra antico e moderno fa sempre riflettere, e lascia quella deliziosa sensazione di progresso che fa dell’uomo un animale unico nel suo genere
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Un viaggio però non é tale senza una visita alla città, e nel pomeriggio ci siamo dedicati alla scoperta di Detroit. Attraverso una monorotaia davvero suggestiva si può infatti fare un tour “aereo” della stessa, che dura una quindicina di minuti (costo 0.75$) e ne attraversa tutta la superficie, passando per la zona fieristica dove ha sede il Cobo Center, arrivando fino al quartiere greco, per giungere successivamente alla zona che costeggia il fiume Detroit, dove i grattacieli la fanno da padroni
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Detroit non é nota come città turistica e leggendo la cronaca locale non é nemmeno così sicura da godersi a piedi senza una persona del luogo, ma é sicuramente una di quelle città che io annovero nel “to do”, ovvero quei luoghi che non si possono non visitare almeno una volta nella vita. Il paesaggio urbano che la circonda é alquanto suggestivo, case basse che si vedono solo nei film americani dotate di vialetto con le automobili parcheggiate davanti alle abitazioni, grandi distese di capannoni industriali che si intervallano a distese di nulla apparente
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La città in realtà si sviluppa in una maniera confusa e frazionata: grandi palazzoni nuovi svettano con le loro scale di emergenza colorate accanto a strutture assolutamente abbandonate a se stesse, decadenti e coperte di graffiti, come se fossimo in un quartiere mal frequentato, mentre siamo nel pieno centro della città. Sembra che l’approccio sia quello di abbandonare e costruire da nuovo piuttosto che restaurare, ricostruire e dare nuova vita a edifici che, magari, hanno fatto la storia di Detroit.A domani,
Laura
Sto cercando di organizzare un viaggetto negli USA. E il tuo reportage su Detroit mi ha incuriosita. Adesso ho voglia di vederla. Bastano qualche gg però vero?