Durante la gravidanza
Non annunciategli troppo presto il nuovo arrivo: lui non sa immaginare il lungo periodo dell’attesa e la gravidanza diventerà più “comprensibile” solo quando sarà più evidente.
- Coinvolgetelo negli avvenimenti della gravidanza: se vi fate accompagnare a qualche visita di controllo, l’ostetrica potrà fargli sentire il battito cardiaco del fratellino. A casa fatelo mettere vicino al pancione, fategli sentire i movimenti del bambino e chiedetegli di parlargli: stabilirà così i primi contatti con il fratellino.
- Se è abbastanza grande lasciatelo partecipare alle discussioni sulla scelta del nome.
- Preparate il primogenito al nuovo arrivo dicendogli che il fratellino si trova nella pancia della mamma, dove crescerà per diventare grande, pronto poi a uscir fuori quando sarà ben formato e che più avanti diventerà un ottimo compagno di giochi.
- Se avete la possibilità, frequentate amici o parenti che hanno appena avuto un bambino, affinché il vostro possa vedere un neonato e capire come sarà il fratellino.
- Fatevi aiutare ad arredare la camera del futuro fratellino, in modo che il bambino capisca che ci saranno degli spostamenti, delle novità
- Cercate di non far coincidere l’inserimento alla scuola materna o al nido con la nascita del secondo figlio.
- Gratificatelo per i suoi comportamenti da grande, ditegli: “sono proprio contenta che sai mangiare da solo, senza capricci, che sai vestirti, che giochi per tuo conto”.
- Non pretendete che faccia progressi nel periodo precedente il parto. Lasciate prima che si abitui alla nuova situazione: questa è già una conquista!
- Spiegategli che la mamma dovrà andare in ospedale per far nascere il fratellino e rimarrà via da casa qualche giorno; tranquillizzatelo del fatto che il papà o i nonni saranno invece con lui e rimarranno a casa sua oppure sarà lui ad andare da loro.
- Comperate un libro adatto alla sua età che illustri come cresce il fratellino nella pancia di mamma.
- Sfogliate con lui l’album di famiglia e fategli vedere le fotografie di quando anche lui era piccolo, di pochi giorni.
All’ospedale
È molto importante per il bambino, specie se ancora piccolo, venire all’ospedale, in modo tale da avere un’idea del posto in cui siete, anche se poi non vuole più andarsene o se si stufa dopo un quarto d’ora. Un modo per evitare strazianti saluti potrebbe essere quello di preparargli delle piccole sorprese da aprire mentre torna a casa in macchina.
- Chiamatelo anche tutti i giorni al telefono, in modo che capisca che gli volete bene.
- Se la mamma dovesse restare in ospedale per tanti giorni (per esempio a causa del taglio cesareo o per un ricovero in patologia neonatale del neonato), il papà dovrà distrarlo trovando momenti di sicuro divertimento (portarlo dall’amico del cuore o farlo venire a casa a giocare, condurlo al cinema, giocare con lui in modo esclusivo).
Il ritorno a casa
Portategli, appena tornate dall’ospedale, un regalino da parte della nuova sorellina o fratellino.
- Cercate appena possibile di dedicarvi al bimbo più grande, approfittando dei momenti in cui il neonato dorme o affidandolo temporaneamente alle cure di qualche familiare
- Chiedete alle persone in visita di dare attenzioni anche al fratello maggiore.
- Fategli aprire i regali destinati al nuovo nato: questo lo renderà partecipe ai festeggiamenti e si sentirà importante.
Nei primi mesi
Concedete al bambino più attenzioni e più coccole del solito. Fatelo sentire importante; giocate con lui, uscite in sua compagnia, affidando temporaneamente il neonato al papà o ai nonni, ad amici, ad una baby-sitter.
- Fategli prendere confidenza con il neonato: lasciateglielo toccare, potete anche farglielo prendere in braccio, solo però in vostra presenza, sotto il vostro controllo.
- Cercate la sua collaborazione affidandogli delle mansioni da aiutante: per esempio, al momento del bagnetto, fatevi aiutare mandandolo a prendere il pannolino pulito, l’asciugamano, le salviettine usa e getta, il ciuccio.
- Invitatelo a giocare alla mamma che accudisce il fratellino: dategli un bambolotto e ditegli di imitarvi nel dare il biberon o nel fare il bagnetto.
- Ditegli che il fratellino piccolo gli vuole bene: “guarda come è contento quando giochi con lui!”, “ride appena ti vede!”
- Cercate di coinvolgerlo anche quando allattate o vi dedicate al piccolo, raccontandogli una storia o parlandogli della sua giornata e dei suoi giochi.
- Accettate per normali alcuni comportamenti regressivi, come bagnare nuovamente il letto, balbettare, diventare timido, introverso: sono in genere transitori, destinati a sparire nel tempo. Non fate osservazioni o critiche
- Intervenite immediatamente davanti a comportamenti francamente aggressivi. Ditegli: “non si fa del male ai piccoli”; “la mamma è molto scontenta per quello che hai tentato di fare”. Mettetelo eventualmente in castigo per pochi minuti, ma non usate le maniere forti: potrebbe imparare ad usare lo stesso sistema nei confronti del fratellino. Nei primi mesi evitate di lasciarlo solo col fratellino.
- Se il bambino è abbastanza grande, invitatelo a esternare quello che pensa nei confronti del piccolo: esprimere le proprie frustrazioni risulta senz’altro un esercizio utile per allentare la tensione. Se è teso cercate di coccolarlo.
- Se non sa ancora parlar bene, utilizzate bambole o peluche per fargli esprimere la rabbia, ma anche la tenerezza: “questa bambola piange, coccoliamola un po’”.
- Preoccupatevi e consultate il vostro pediatra se dopo 5-6 mesi il comportamento del bambino tende a rimanere regressivo.
Articolo ideato e realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mara Giani psicologa del progetto ArrivaMaMa
Articolo scritto e redatto da Asilo Papaveri e Papere | Tutti i diritti sono riservati