Come sempre mi succede di recente, internet mi apre le porte di cuori bellissimi e progetti spettacolari. Così ho conosciuto, virtualmente, Luca, un giovane creativo che insieme al suo compagno di università Marco ha dato vita a Cicno, un brand che mescola insieme design, territorio, talento e Liguria. Vi lascio all’intervista che ho avuto modo di dedicargli! buona lettura

 

1. Luca descrivi in tre parole

Designer, temerario, sognatore.

2.Quale è il tuo background di studio e lavoro?

Nel 2015 ho conseguito una laurea triennale in design, successivamente nel 2018 ho terminato il percorso magistrale in design del prodotto e dell’evento. In questo momento, oltre alla progettazione, sto svolgendo un dottorato di ricerca all’interno del Dipartimento di Architettura e Design di Genova. In Università mi dedico anche al supporto alla didattica dei corsi di interior design, exhibit design e laboratori di progettazione. 

3. Come è nata l’idea di fondare Cicno?

Cicno nasce dalla volontà di creare una nuova strategia di business, strettamente connessa al territorio, ma con lo sguardo rivolto al futuro, alle contaminazioni dei saperi e alla diffusione di una manifattura 2.0.

 

4. Nella bio di Instagram di Cicno scrivi Un nuovo sistema di produzione e vendita di oggetti di design #MadeinLiguria. Le botteghe storiche locali collaborano con un team di giovani designer: raccontaci in dettaglio di cosa si tratta.

Nel 2017 io e Marco, mio compagno di Università e attualmente socio co-fondatore, abbiamo fatto un tour delle botteghe storiche della Liguria. Siamo entrati nei laboratori degli artigiani, abbiamo studiato la storia del loro saper fare e insieme abbiamo pensato ad una nuova idea di artigianato. Nasce così Cicno, un network che pone in relazione gli artigiani liguri con un team di giovani designer.

 

5. Quanto il territorio ligure è cruciale nel tuo progetto?

Il territorio ligure rappresenta il punto di partenza del progetto, uno sfondo sempre presente nelle nostre collezioni e parte integrante di esse. La stessa matericità dei prodotti profuma di Liguria.

 

6. Design e social network: quale è il rapporto fra questi due mondi, per te?

Faccio parte di una generazione abituata a consumare ogni giorno importanti quantità di immagini e credo quindi sia impensabile, al fine della comunicazione di un progetto di design, non tener conto della sua fruibilità attraverso i social network.

 

7. Instagram come opportunità di lavoro: quale è il tuo punto di vista sulla questione?

Penso che Instagram possa rappresentare e abbia già rappresentato per molte persone una interessante opportunità di lavoro, ma personalmente preferisco il contatto umano e la spontaneità dell’empatia nello sviluppo dei rapporti lavorativi.

 

8. Progetti per il tuo futuro?

In questo momento sto sviluppando nuovi progetti in previsione degli eventi ai quali Cicno parteciperà nei prossimi mesi. Parallelamente sto svolgendo un dottorato di ricerca in design, incentrato sul tema design/artigianato e sull’analisi della situazione manifatturiera europea attuale.

 

9. Se pensi a Cicno fra 5 anni cosa vedi?

Non amo fare progetti a lungo termine, ma so per certo che continuerò ad investire in questa Start-Up affinché altri artigiani entrino a far parte della nostra rete e nuovi designer sposino la filosofia di Cicno.

 

10. Quale è la domanda che avresti voluto ricevere e quale risposta mi avresti dato?

Sono un chiacchierone, quindi avrei ancora un sacco di cose da raccontarti. Non mi viene in mente una domanda specifica, ma ti parlerei sicuramente di quanto mi senta fortunato ad aver incontrato persone straordinarie, capaci di fare dell’amore per le “cose belle” un modus operandi nel lavoro e nella vita.