A un’ora da Milano e dal caos meneghino si trova uno spazio raccolto fra cielo e terra dove il tempo sembra non sia passato. Si tratta di una villa rustica che apparteneva ai Signori Caccia, discendenti di Francesco Caccia, divenuto feudatario di Sillavengo con il consenso del Duca di Milano Gian Galeazzo Sforza il 10 aprile 1483.
L’architettura nel complesso della Villa Caccia è grosso modo paragonabile ad una E aperta verso la campagna. La facciata strutturata del castello si snoda sulla via. Nella parte nobile della Villa sono conservati i saloni con decorazioni pittoriche in parte restaurate che ricordano le vicende della famiglia come il salone degli stemmi, una sala con camino
in pietra tenera di Vicenza con lo stemma dei Caccia. Una parte della costruzione presentava una struttura rustica, con pavimento sotto il livello stradale e, conservata fino a pochi decenni fa, costituiva la cantina. Verso la campagna si trova una cancellata in ferro battuto che racchiude un giardino all’italiana e presenta una seconda entrata.
Al Castello oggi è una struttura di Albergo e Ristorante che si presenta con il medesimo fascino del 1400 ma con una proposta ampia e variegata che abbraccia le esigenze di un pubblico sempre più esigente e curioso. Relax e tranquillità contraddistinguono questo resort che propone una bellissima ed ampia piscina con solarium, terme e trattamenti spa. Il tutto racchiuso in un posto incantevole dove la natura e la storia si fondono insieme in un mix equilibrato.
Ultimo non ultimo il tema food è qui ampiamente celebrato con un ristorante interessante pronto a sorprendere clienti dell’albergo e commensali. Lo chef Maurizio D’Andretta ha eseguito una accurata ricerca e porta in tavola due menù dedicati rispettivamente a carne e pesce dove le materie prime spiccano per qualità e vengono proposte con rivisitazioni di must di stagione e sapori di tendenza, una carta ampia e gustosa e un menù emozionale che nasce ogni volta diverso da se stesso, ispirato direttamente dallo chef stesso
Abbiamo avuto l’opportunità incredibile di cenare in questo luogo incantato due volte.
La prima sera abbiamo scelto a la carte, la seconda abbiamo voluto provare il menù da 10 piatti di degustazione proprio dello chef D’Andretta. Di seguito vi lascio le immagini, ben rappresentative della bellezza anche se purtroppo non posso trasmettervi la bontà e l’accurata selezione delle portate che denotano un amore incredibile per le materie prime e per il mix di cotture che si fondono nel piatto in maniera davvero profonda e interessante. Da provare!
Capesante avocado riso & wasabi
Carnaroli al nero gorgonzola, gamberi rossi & pompelmo bianco
Il nostro fritto di mare limone & indivie
Cioccolato bianco, pistacchio, capperi & prugna
Crema di cetrioli, gamberi di Mazzara del
Vallo, aria di limone, stracciatella di bufala, crumble di olive
Polpo in scapece, barbabietola e robiola
Di Roccaverano
Quaglia con duroni sesamo e rape
Tortelli con patate affumicate , gamberi e cacao
Spaghettone con crema di zucchine, vongole veraci, zucchine e
Fiori di zucca
Paccheri al pesto di finocchietto con pancia di maiale croccante e aria di mandorle e mandorle fresche
Triglia, bisque gamberi e verdure di stagione
Cocco