Fin da quando erano piccolissime, le nostre figlie sono sempre state una presenza fissa nelle nostre visite a mostre, musei, esposizioni fotografiche ed installazioni varie ed eventuali. Ci è sempre piaciuta l’idea di far entrare nella loro vita, l’arte e il concetto di museo come un momento per la famiglia, da condividere insieme. Morale della fiaba: sono state con noi a più di una trentina di mostre e non hanno ancora compiuto sette anni.
Spesso, quando ne parlo sul mio canale Instagram con la mia community, mi arrivano commenti di tutti i tipi: da una parte chi ci etichetta come genitori modello (magari), altri (pochi per fortuna) storcono il naso dicendo che sprechiamo soldi e tempo, perché sono troppo piccole per comprendere il senso delle installazioni davanti alle quali si trovano. Personalmente non credo che sia uno spreco, né per noi né per loro. Prima di tutto è un momento che condividiamo noi quattro, solo noi quattro, collezionando ricordi ed emozioni. In secondo luogo, per me, l’educazione al bello, al talentoso, al virtuoso, non è mai abbastanza.
La famiglia non è ciò che ci è stato insegnato, ma ciò che abbiamo respirato: io in questa frase credo moltissimo perché non è solo con le parole e le regole che si educano i piccoli, ma anche, e soprattutto, con l’esempio e con la condivisione. Dedicare del tempo di famiglia alle mostre, alle installazioni, alle esposizioni pur venendo a patti col tempo da dedicare, cercando di rendere felice tutti i componenti della famiglia, è un momento speciale, di crescita comune.
Noi, ormai, siamo esperti del tema e con il tempo abbiamo affinando un semplice schema che ci aiuta molto a vivere al meglio questo momenti. Prima di tutto cerchiamo sempre di dare alcune informazioni prima di varcare la soglia della mostra in maniera che abbiano un’idea, almeno vaga, di ciò che si troveranno di fronte (pittura? scultura? fotografia? epoca storica? temi principali?…) Durante la visita le accompagniamo, mostrando loro dettagli e dando piccole informazioni che possono rimanere nella loro mente, perché magari associate a piccoli momenti della vita quotidiana (hai visto quella pennellata ampia? sembra il tratto che fai anche tu con il pennarello a punta larga..).
Una volta usciti dalla mostra c’è sempre la domanda di rito, alla quale ciascun componente della famiglia deve rispondere: qual è la cosa che ti ha sorpreso e meravigliato di più? E questo, lo ammetto, è il momento che preferisco perché è quello in cui le nostre quattro personalità si confrontano, si fondono e si regalano visioni differenti. Ci troviamo così in uno scambio virtuoso di impressioni e, se avete dei bambini nella vostra famiglia, vi invito a inserire questa domanda nella vostra quotidianità, non necessariamente connessa a una mostra: il risultato vi stupirà perché la capacità di osservazione e la fantasia dei bambini è qualcosa che, a noi adulti, purtroppo, molto spesso manca.
Alla fine della visita cerchiamo poi, sempre di fare due cose: la prima è un piccolissimo shopping nel negozio del museo per acquistare un ricordo tangibile, come ad esempio una cartolina con un’opera esposta. La seconda è organizzare una piccola attività che sappiamo piacere molto alle nostre figlie: come, ad esempio, il ritorno a casa in tram – mezzo per il quale hanno una passione incontenibile- oppure una merenda in un posto speciale, magari con i cupcakes colorati.
Ultimo ma non ultimo, per coinvolgerle ancora di più, da quando hanno compiuto sei anni, abbiamo deciso di regalare loro dei piccoli iPod per sentire la musica e scattare fotografie: passione che hanno ereditato da me. Permettiamo loro di portare gli iPod, che solitamente possono usare solo in casa nostra, alle esposizioni in maniera che possano fotografare in libertà – se il museo lo permette – i dettagli e le opere che più le hanno colpite. In questo modo si sentono libere di immortalare ciò che preferiscono e hanno anche la possibilità, una volta tornate a casa, di rivedere le loro fotografie e di ricordare il momento vissuto. Non è raro che, se un’amichetta delle bimbe viene a trovarci per merenda, le mostrino le fotografie scattate durante la visita al museo: momenti che mi riempiono il cuore di gioia.
Spero che questi consigli e tips, possano esservi utili per vivere con i vostri bimbi momenti culturali, ma anche divertenti, nei musei, davanti alle esposizioni fotografiche, e che statue e quadri possano diventare momenti di scambio vicendevole ed emozioni condivise.