Mi sveglio con la pioggia, diluvia per meglio dire. La città è come sopita e laboriosamente in silenzio. Il cielo è grigio ma non scuro come a Milano, è una tonalità più chiara come se il sole comunque, anche se sono solo le 7.30 del mattino, volesse farsi sentire. Qui é autunno ed i marciapiedi sono colorati di foglie dorate. Le persone portano con loro un’aurea di tranquillità come se, nonostante sia un giorno di lavoro e il meteo non sia dei migliori, fossero sereni. Mai sopra le righe, mai chiassosi, ti osservano e sembra capiscano che sei diverso sotto una qualche forma, ma poi ti sorridono e ti fanno sentire più a casa di quanto tu sia in realtà. Oggi è la mattina dei saluti, Marina e Marta partono all’alba per il loro tour che macinerà mille chilometri mentre Sandra ha qualche minuto in più in attesa della blogger australiana che insieme a lei andrà alla scoperta del food locale anche lei fuori Melbourne, nel frattempo la mia mattina è destinata ancora alla città con una delle attività da me più attese: la giornata “in the wild” fra koala e canguri!!

L’appuntamento era fissato per le 8.00 di fronte al Rydges Melbourne. Puntualissimo ecco arrivare Martin il ranger che mi accompagnerà per tutta la giornata in questo meraviglioso mondo naturale. Inforchiamo il furgone e via verso il tour che l’Equidna Walkabout in collaborazione con l’ente del Turismo di Victoria mi aveva preparato.

 

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Vedere koala e canguri nel loro ambiente naturale non è certo da tutti i giorni, riuscire poi addirittura ad interagisci è davvero un caso unico e raro. Il tour dura una giornata intera, con partenza la mattina presto da Melbourne per poi ritornarci verso le 16.30/17, traffico permettendo.  Durante la giornata si sta completamente a contatto con la natura circostante attraversando la boscaglia naturale alla ricerca dei koala selvatici, dei canguri e degli uccelli che popolano questa zona a loro interamente riservata. Ma andiamo con ordine, intanto quando qui in Australia ti dicono “in the wild” non immaginatevi programmi televisivi italiani bislacchi, qui la natura è selvaggia davvero e un paio di stivali da pioggia e una felpa sono sempre ben gradite. Se poi come oggi piove state pur certi che il tour si farà lo stesso, il clima non spaventa certo ne il ranger, ne noi, corretto?

Detto questo gambe in spalla e macchina fotografica ben inforcata perché qui gli spazi sono davvero sterminati ed è un attimo che il canguro con 4 o 5 salti scatti dalla portata del vostro obiettivo fotografico. Ma andiamo per ordine partendo dal mio animale preferito in assoluto: il koala. Pigri per non dire pigrissimi e sedentari sono animali solitari che non cattureranno la vostra attenzione per movimenti repentini o scatti felini, anzi, li troverete appollaiati in alto, ma proprio in cima agli alberi intenti nel 99% dei casi nella loro attività preferita: dormire. Si, il koala dorme circa 20 ore su 24, chiamatelo scemo. Ogni giorno un albero diverso, ogni giorno un piccolo spostamento ma il loro raggio di “azione” è comunque sempre ben delimitato. Pensavo fosse semplice incontrare uno dei 98 koala che popola questa riserva ma mi sbagliavo. E me ne sono resa conto dopo due ore di cammino senza avvistamento. E poi, tutto ad un tratto, quando ti rendi conto che hai gli stivali sporchi di terra in maniera considerevole e lo zaino a fare su e giù in salita pesa, ecco che ti “casca” l’occhio su di lui. Casca in senso lato ovviamente perché la tua attenzione è tutta concentrata ben sopra la tua testa, in alto che forse anche gli uccelli soffrono di vertigine

Sparisce tutto come per incanto. La fatica, la stanchezza e quella sensazione di non aver scelto il giorno fortunato. Buf, in un attimo sei sorridente con il naso all’insù. E’ stato così per me, al primo avvistamento, poi al secondo e al terzo. Che meraviglia. Vederli nel loro habitat naturale è emozionante, soprattutto perché li hai cercati con cura ed attenzione, hai camminato fra eucalipti e piante basse per arrivare da loro. Emozionante, molto.

 

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Lungo il tragitto impari sempre qualcosa, che si l’impronta del koala che ha scalato un albero, che sia un fiocco rosa fra gli alberi utile a non perdersi nella boscaglia, che sia la fila indiana e l’attenzione per i dettagli, il rispetto per la natura e il silenzio. E a proposito di natura ad un certo punto mi sono anche trovata parte del progetto di salvaguardia del mondo, rimuovendo la Boneseed, una pianta infestante che uccide le piante soffocandole con le radici. E sì, ne sono stata felice di tirare via dal terreno quelle piantine dalle lunghe radici, liberando il territorio intorno ad un albero secolare. E sì, del possedere un cellulare e una reflex in quel momento non me ne è importato nulla

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E’ incredibile come una giornata “all’aria aperta” mi abbia toccata dentro. Sarà stato Martin che con la sua storia cosmopolita mi racconta di essersi innamorato di una donna bellissima di Melbourne mentre faceva la guida di safari in Africa e ha girato tutto il mondo con lei e la loro voglia di stare insieme che ancora li lega dopo tantissimi anni. Sarà stato il pranzo al sacco consumato nella zona pic nic sotto un cielo che piano piano si apriva sopra le nostre teste. Sarà che durante queste lunghe passeggiate regnava il silenzio e il crepitio dei ramoscelli rotti sotto il nostro passaggio. Sarà che a volte ci sono esperienza che attendi da talmente tanto che pensi l’emozione sia sopita e invece è li, viva e vegeta pronta a travolgerti.

Saranno i canguri che vivono quanto i koala ma lo fanno insieme, come una famiglia. Che li trovi in branco e non hanno paura di te, ma ti osservano e si lasciano immortalare nella tua memoria e sul rullino fotografico. Sarà che a volte si è davvero stufi della vita in scatola piena di ricorrenze, scadenze e finti salvataggi del mondo e la pace la trovi qui in questi chilometri e chilometri quadrati di natura sconfinata popolati da animali unici nel loro genere, che ti guardano come fossi uno di loro, senza paura ma solo con curiosità. La stessa curiosità che si è risvegliata dentro di me in questa giornata, lunga e faticosa lo ammetto, sopratutto con un jet lag sulle spalle che si fa sentire. Adrenalina e calma, passione e meditazione, le ritrovo qui come un cerchio carmico, come se avessi dovuto volare sopra quasi tutto il mondo per accorgermi che quello che ho è un dono, inestimabile. E’ il dono della consapevolezza che bastano piccole cose per lasciarsi incantare dalla felicità, per chiudere gli occhi e respirare l’eucalipto, per dimenticarsi di avere un telefono perché le persone a cui vuoi bene le tieni nel cuore e nel pensiero.

a domani

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INFO UTILI

Rydges Melbourne

186 Exhibition Street

Melbourne VIC 300

tel. +61 39662055

Echidna Walkabout

tel +61 96468249

Tutte le immagini dell’articolo sono proprietà di Laura Renieri – Realizzate con Canon Reflex EOS 70D con ottiche Canon EFS 15-85 mm e/o Canon EF-S 10-22mm | Tutti i diritti sono riservati