La settimana del design è terminata con grandissimo successo. Milano è stata animata da quel mix favoloso di creatività ed entusiasmo. Abbiamo avuto modo di curiosare in lungo e largo le esposizioni del salone del mobile e del fuori salone e oggi vi parliamo di un design che mette insieme razionalità del progetto e genio di creatività. Parliamo di Aster che ha accolto il pubblico internazionale della design week all’interno degli oltre 300 metri quadri del suo flagship store in via Larga 4, a Milano dove l’evoluzione creativa del brand si sviluppa su quattro temi fondamentali.

Beauty: imperativo categorico che orienta ogni forma di pensiero e azione. La sperimentazione si fonde con l’universalità di canoni classici, per dare vita a collezioni al di sopra del tempo come Domina, storica icona nata dall’archetipo della linea curva oggi totalmente reinterpretata da Lorenzo Granocchia, art director del brand.

Authenticity accoglie l’eredità di una profonda trasformazione nel design: da un lato è sinonimo di personalità, uniforme o multiforme dall’altro non offre più solo prodotti ma ispirazioni. Freedom è il processo che trasforma la cucina da prodotto ad esperienza. E’ l’esito del rimescolio fra gli elementi che compongono quel vastissimo lessico sensoriale di Aster: innumerevoli materiali, lavorazioni finiture che si offrono alla libera composizione e reciproca contaminazione.

A chiudere le proposte firmate Aster, troviamo la risposta più autentica del brand ad un’istanza di personalizzazione fuori dagli schemi: Design Thinking. Si tratta di un pensiero laterale, out of the box: grazie la profonda esperienza ciò che prima era apparentemente impensabile, o semplicemente impossibile, ora prende forma. Finalmente si è arrivati a progettare qualcosa di assolutamente identitario, unico e mai visto.

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