Lo ammetto. La costa toscana è una zona della nostra stupenda penisola che conosco poco. Ho viaggiato parecchio nell’entroterra, mi sono trovato spesso a girovagare estasiato fra quelle stupende colline, ora più verdi, ora più gialle, a volte fitte a volte brulle, ma sempre affascinanti che fanno della Toscana una regione incantanta. Ma al di là di una breve, per quanto piacevole, puntata sulla costa della Maremma grossetana, il restante litorale toscano mi è noto solo per le partenze in traghetto dal porto di Livorno alla volta della pescosa terra corsa

Per questo motivo appena ho scoperto l’esistenza dell’Anteprima dei vini della Costa Toscana, quest’anno all’undicesima edizione, ho deciso che era giunta l’ora di iniziare a colmare questa mia colposa lacuna. La cornice che ospita la manifestazione è davvero incantevole, la città di Lucca è un piccolo gioiello nel verde della campagna toscana a pochi chilometri dal mare, e la sua ricchezza storica e culturale meritano ampiamente il viaggio, da ovunque voi arriviate. Il Real Collegio è la location ideale per questo tipo di eventi, con spazi ottimamente ripartiti, molta luce, una serie di stanze più appartate ed uno scenografico salone dove si possono incontrare i produttori

L’organizzazione dell’evento, che permette in breve tempo di avere un spaccato trasversale della viticoltura di qualità della costa toscana prevede in assaggio per ognuno dei produttori presenti alcuni campioni da botte, l’anteprima appunto, ed alcune bottiglie di annate precedenti. La formula, di grande efficacia, permette di degustare un vino in potenza, ancora in crescita ed in fase di assestamento, accanto ai propri fratelli maggiori, in modo da cercare di carpire la linea che la cantina produttrice vuole seguire nella propria opera

Il territorio coinvoloto nella degustazione è vasto ed abbraccia le cinque province costiere della Toscana. Risulta quindi molto interessante cogliere quelle differenti sfumature che ogni terroir imprime al vino, trasversalmente rispetto al vitigno, e che costituisce la firma indelebile che la terra lascia su tutto ciò che da essa nasce. I profumi sognanti del Sangiovese lucchese, fruttati, persistenti, gradevoli e freschi; i corpi pieni, polposi, robusti e tannici dei blend livornesi ed il ritorno del Sangiovese più a sud, nel grossetano, più rustico, sapido, maschile rappresentano tappe di un viaggio sensoriale dal quale è difficile staccarsi

I vini in degustazione sono esclusivamente quelli dei produttori facenti parte dell’associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana, gruppo che raccoglie sotto il proprio vessillo oltre 80 cantine che si affacciano sul Mare Nostrum e che ha come scopo principale quello di comunicare all’esterno la ricchezza che questo territorio ha da offrire. Ma l’Anteprima è stata anche una rassegna culturale ed internazionale, avendo accolto nei corridoi del Real Collegio la mostra dell’artista nata in Francia, ma da tempo stabilitasi a San Gimignano, Cassandra J. Wainhouse, e proponendo un’interessante degustazione di vini bulgari

Perchè la costa toscana è una terra dove il vino è una religione e capita di trovare persone che rappresentano al meglio il concetto di vignaiolo appassionato, indissolubilmente legate alle colline dove sono nate e che fanno il vino col cuore, prima ancora che con le mani. E chi ha curato questa vigna ne sa qualcosa

Una bella rassegna, peccato dover aspettare un anno per la prossima edizione

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati