Correre mi fa stare bene. E come tutte le cose che mi fanno stare bene, le perseguo per un po’ di tempo, poi me ne dimentico, poi le riscopro come se fosse la prima volta, me ne innamoro per poi riporle nuovamente nella bruma dell’oblio. La corsa non fa eccezione a questa regola. Ci sono dei mesi dell’anno in cui corro con regolarità, conseguendo uno stato di forma decente che mi permette distanze e ritmi che iniziano ad essere interessanti, salvo poi smettere bruscamente, abruptly come direbbero gli inglesi, senza un vero perché se non che stava diventando un’abitudine, una routine, e io purtroppo ho un’allergia intrinseca all’abitudine (per quanto ne sia irresistibilmente attratto)
A questo punto è necessario lo stimolo esterno. Quando sento che la mia determinazione vacilla ho bisogno del pungolo dato da un obiettivo concreto per poter ripartire. Non posso quindi che ringraziare di cuore Adidas Italia che proprio mentre stavo mollando la corsa (per ritrovarla coi tepori primaverili) mi ha coinvolto nel bel progetto cityrunners. Detto in soldoni: a 42 milanesi coinvolti a vario titoli nel mondo social (blogger, influencer, runner esperti, …) è stata data l’opportunità di prepararsi in maniera ragionata all’appuntamento della Milano City Marathon che si terrà il 6 aprile nel capoluogo lombardo. Ma il 6 aprile c’è il Vinitaly direte voi. Beh io quest’anno me ne impippo (si può dire impippo?) e vado solo sabato a Villa Favorita o a Vini Veri, non ho ancora deciso, e poi la domenica mi faccio una bella sgambata alla faccia di quelli che saranno in coda per uscire da Verona
Cityrunners dicevamo. Il progetto è strutturato in maniera estremamente professionale: i runner saranno seguiti da una squadra di esperti di elevato standing che curerà non solo la parte atletica tout court, ma anche i risvolti motivazionali ed alimentari. Sotto l’attenta supervisione di Giorgio Rondelli (che ha portato gente a vincere ori alle olimpiadi, mica pizza e fichi) il team è difatti composto da Elisa Cova, Stefano Pozzi e Irene Petrolini per la parte tecnica, Patrizio Pintus in qualità di mental coach ed Elena Casiraghi come nutrizionista. In occasione di incontri periodici o anche solo per una consulenza al volo via mail, questa squadra d’eccezione seguirà i nostri 42 eroi nella delicata fase di preparazione all’appuntamento finale che sarà corso in staffetta (13,5 + 10 + 10 + 8,7)
Come amava dire un mio amico scout: non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buona o cattiva attrezzatura. E l’attrezzatura fondamentale quando si parla di corsa sono le scarpe. In questo caso le scarpe ufficiali dei cityrunners sono le nuovissime Supernova Glide 6. Dal comunicato stampa: “Costruita con un sistema integrato di tecnologie che operano in modo combinato per offrire una corsa di altissimo livello, questa scarpa leggendaria ha fatto un ulteriore passo avanti con l’introduzione della rivoluzionaria tecnologia ammortizzante BOOST.”
Nel corso della settimana passata ho provato la scarpa durante tre uscite di corsa in condizioni non propriamente favorevoli (sotto zero prima e sotto la pioggia poi) e su superfici diverse (asfalto e sterrato) ed il giudizio è entusiasticamente positivo. Notevole la spinta di punta garantita dall’elasticità della suola, così come le qualità ammortizzanti dal sistema BOOST che permette di minimizzare le ripercussioni sulle articolazioni. Calzata fasciante che suggerisce un mezzo numero in più piuttosto che in meno a chi, come me, ha una pianta del piede piuttosto larga, sempre garantendo la perfetta aderenza. La scarpa risponde molto bene ai cambi di ritmo assecondando la maggiore spinta in accelerazione e garantendo una presa salda sul terreno grazie alla suola Continental. Ed è pure faiga, il che non guasta mai
Siamo partiti! Da adesso e fino ad aprile periodicamente vi terrò aggiornati sui progressi dell’allenamento, non vi rimane che seguirci
Images courtesy of Adidas
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati