PICCIONE. PICCIONE: nella ripetizione del patronimico c’è l’affermazione di un’identità precisa, di canoni stilistici riconoscibili; e Salvatore, giovane stilista siciliano già affermato, è volato a Varsavia per tessere nuovi legami e raccontare le impareggiabili storie del Made in Italy. Nell’atmosfera sospesa e volutamente onirica dell’Hotel Bellotto, nel centro della capitale polacca, l’Ambasciata Italiana ha patrocinato un evento irripetibile, “Tribute to Italian Fashion”, per una serata che è stata in realtà un racconto, una favola bella, una lezione magistrale di Estetica ed esteticità.

Lo stilista siciliano ha pensato per l’occasione di condurre gli ospiti in un bosco fatato e contemporaneo, onirico e realistico nei cui meandri hanno volteggiato e danzato muse impalpabili, ninfe allegre ma rigorose, entità quindi meta-reali che, per una sera, hanno aperto le porte del proprio mondo conquistando applausi e unanimi consensi.

Fronde contorte e verdissime, fiori odorosi ma delicati sono stati gli elementi che hanno accompagnato le uscite di questo show, in un susseguirsi di suggestioni e proposte che hanno le proprie radici nella Sicilia più nascosta, nelle sue bellezze naturalistiche che ancora parlano di miti e leggende arcaiche. Hanno solcato il runway abiti leggeri e fruscianti, dal dinamismo etereo ed irrazionale che risente della forte presenza delle mitologia classica e delle rappresentazioni pittoriche del preraffaelita John William Waterhouse le cui pennellate sembrano essersi posate sui longdress di questa collezione F/W 2017-2018.

Piccione, con leggiadra maestria, sta cavalcando l’onda artistica che ha ri-trovato nell’estetica rinascimentale nuova linfa, e lo stilista ha così voluto mettere al centro del proprio concept una donna attuale, consapevole del proprio Io e pertanto spronata a contornarne le linee attingendo alle meraviglie della Natura. La palette dei colori profuma di cipria e mughetto, di rose e rugiada perché trionfano il rosa leggero e il verde opalescente, il malva screziato e quasi nascosto, il viola intenso sapientemente coniugato con stampe floreali. Il nero è un momento a sè stante perché perde l’aura misteriosa e si fa colore profondo, compatto, un nuovo addendo nella definizione di sensualità: impercettibili polka-dot e ruches finissime tratteggiano una silhouette altera che sa saggiamente dosare la trasparenza, strategica ed elegante.

I collant neri tornano quale elemento da esibire, sono un dettaglio ripetuto e riconoscibile, nuovo messaggio di atavica femminilità; e i collant dialogano con calzature bicolori e rasoterra, delle pump che profumano di modernità ma che, per la presenza del fiocco volutamente grande, sono la materializzazione di una danza mistica di creature sublimi. Capispalla marziali, seducenti e bomber floreali corroborano l’idea di una donna-ninfa che opta per borse a tracolla o rigide e preziose doctor bag.

A Varsavia è quindi andata in scena un sogno che solamente Piccione ha saputo trasformare in una solida ed arrivabile realtà, tutta made in Italy.

               Articolo scritto e redatto da Ciro Sabatino| Tutti i diritti sono riservatiPICCIONE.PICCIONE FW1718 (24)

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