Recarsi a Venezia, compatibilmente con la distanza che dovrete percorrere, è consigliabile in treno. Prima di tutto perché la stazione di arrivo, Venezia Santa Lucia, si trova già nel cuore della città, e la sensazione che vi si parerà dinanzi agli occhi all’uscita vi farà subito sentire in vacanza!

 

Secondariamente perchè la macchina a Venezia non ci arriva nemmeno se pregate in turco, e vi toccherebbe lasciarla a Mestre, pagare il parcheggio e prendere comunque un mezzo pubblico che vi porti nella città sull’acqua. Il che, vi garantisco, non è nè comodo nè economico.

Una volta organizzato il discorso trasporti, vediamo quello dell’alloggio. La città non manca certo di possibilità, ma è importante scegliere una struttura affidabile e sita in città, proprio per evitare il problema dello spostarsi (la singola corsa in vaporetto costa 6,50 euro). Personalmente mi sono recata a Venezia in due occasioni e ho scelto due tipi di alloggi molto diversi fra loro, ma sempre trovati e prenotati tramite internet. Nel primo caso mi sono appoggiata al sito Venere.com e ho alloggiato in un B&B situato veramente a due passi da Piazza San Marco, semplice ma molto pulito e con una posizione da 10 e lode: Locanda ai Bareteri

Nel secondo caso, tramite il sito Booking.com sono riuscita ad alloggiare in uno degli alberghi che mi avevano colpita durante la prima visita alla città: Hotel Antico Doge.

L’albergo è assolutamente romantico ed appena restaurato fuori&dentro. Bellissimo, silenzioso, pulito e molto curato. A piedi dista dalla stazione appena 10/15 minuti, ma se non vi va di camminare, potete prendere la linea 1 del vaporetto (subito a destra dell’uscita della stazione) e scendere alla fermata Ca’ d’Oro, due -giuro proprio due- passi e ve lo troverete davanti.

 

A questo punto tutto è pronto per la vostra gita. Dovete solo decidere a cosa dedicarvi: se allo scoprire la città e viverla come dei veri veneziani oppure se calarvi nel ruolo del turista, impugnare la macchina fotografica, una guida turistica e dirigervi verso le tappe obbligate

Un weekend da Veneziani:

Se volete vivere tre giorni come “i locali”, mettetevi in mente che camminare sarà la parola d’ordine, perchè qui non ci sono molti mezzi di trasporto, a parte i vaporetti, da prendere almeno una volta, ma, visto il costo dei biglietti, converrete con me di limitare le corse.  Venezia è bella da scoprire perdendosi un po’ per le sue viuzze strette e caratteristiche. Negozi gremiti di souvenir non vi faranno mai sentire soli, ed il silenzio che vi avvolgerà in alcune calette vi sorprenderà

 Se volete invece girovagare come turisti e nel frattempo dedicarvi anche allo shopping griffato, dovete perdervi fra le viuzze che ci trovano lasciando piazza San Marco alle vostre spalle, troverete alla rinfusa tutti i monobrand di lusso, da Chanel a Miu Miu, passando per Gucci e Burberry

La città è varia ed offre possibilità a misura di qualunque tipo di persona: dai bar che servono succhi di frutta tutto il giorno, a negozi di maschere di carnevale fatte a mano, a piccole botteghe artigiane che sul momento vi lavorano il vetro con forma e colori che desiderate. Piccoli ristoranti caratteristici dove le musiche italiane di qualche decina di anni fa la fanno da padroni si intervallano con locali alla moda e dal design ricercato. Bisogna scoprirla piano piano, passo dopo passo. Perdersi per poi ritrovarvi esattamente dove volevate arrivare

Un weekend da turista a Venezia:

Prima tappa in assoluto Piazza San Marco, da gustare in più momenti del giorno, perchè con il variare della luce, varia di conseguenza il suo fascino. E’ famosa in tutto il mondo in quanto cuore pulsante della città ed unico spazio denominato “piazza” (tutti gli altri spazi che troverete vengono denominati “campi”). Su di essa si affaccia la basilica dove riposano le reliquie di San Marco -da qui il nome- e se si pensa che prima era una enorme distesa di orti attraversata dal rio Batario, poi interrato per volere del Doge Vitale II Michiel non sembra vero.

Seconda tappa, obbligata vista la partenza del “tour”, è il Palazzo Ducale. Imponente da fuori, stupendo all’interno. Una vera perla, incastonata fra la basilica e l’acqua. Se posso consigliarvi: andate a visitarlo previa prenotazione e/o acquisto online, altrimenti un giorno ve lo perderete in coda per il ticket. Questo Palazzo sta particolarmente a cuore ai residenti in quanto rappresenta la loro vera storia: ha accolto i Dogi della Repubblica veneziana, e fu reso nel 1797 da Napoleone Bonaparte il centro della sua amministrazione, dopo aver conquistato la città.

Info utili Palazzo Ducale: Orario dal 22 marzo al 2 novembre dalle 9 alle 19 (biglietteria 9-18), dal 3 novembre al 21 marzo dalle 9 alle 17 (biglietteria 9-16). Con la San Marco Museum Plus si acquista l’ingresso per tutti i Musei di Piazza San Marco (Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana) più uno a scelta degli altri appartenenti ai Musei Civici Veneziani al prezzo di 13 € per il biglietto intero, e 7,50 € per il ridotto

Due passi a piedi sono d’obbligo, per ammirare dall’esterno il Ponte dei Sospiri, che deve il suo nome ai sospiri dei condannati a morte che venivano condotti nelle vicine carceri e, guardando per l’ultima volta la città, si lasciavano assalire dallo sconforto. Una serie di ponti vi condurrano lungo le rive che bagnano la città, solcate dalle gondole (esperienza suggestiva per vedere una Venezia da una prospettiva decisamente insolita)

Perdendovi fra un canale ed un passaggio stretto stretto fra due palazzi, dovete inserire nel vostro giro la visita del Museo Peggy Guggenheim,  perchè parliamo della più prestigiosa raccolta italiana dedicata all’arte europea ed americana della prima metà del 1900. Qui troverete i capolavori dei più importanti ed affascinanti artisti del periodo: Pollock, de Chirico, Picasso, Kandinsky, Brancusi e Duchamp. Il museo si trova nell’unico palazzo incompleto di Venezia, il Palazzo Venier dei Leoni, comprato dalla Guggenheim per realizzare il più grande museo sull’arte moderna degli anni ’50.

 Info utili Museo Peggy Guggenheim 704 Dorsoduro, 30123 Venezia
Orario 10-18, chiuso il martedì, il 9 gen, il 20 feb e il 25 dic. Aperto nelle altre festività. Telefono 041.2405411, mail [email protected]. Possibile la prenotazione on line

Se disponete di tempo, e voglia, due isole meritano infine la vostra attenzione

– Murano e le sue botteghe del vetro: assistere alla lavorazione del vetro è una tappa obbligatoria per chi visita Venezia per la prima volta. Se poi viaggiate con bambini piccoli, la visita ad una bottega del vetro sarà una tappa educativa oltre che estremamente divertente

– Burano e le sue strade da vivere: non è molto affollata, le case sono coloratissime e vi metteranno di buon umore. L’isola è inoltre celebre per la produzione artigianale di merletti

Che scegliate di vivere la città con un percorso o con l’altro, due consigli su dove bere e mangiare ve li posso dare. Prima di tutto, ho imparato che lo Spritz qui è buonissimo, ma per far capire a turisti (e non) che non è un cocktail, dopo le 22 in alcuni locali non ve lo servono più. Questo perchè è un drink da aperitivo, perciò godetevelo con il tramonto e mai dopo cena. Posto consigliato: Bacaro Jazz (ottime anche le bruschette!)

 Se volete stupire la vostra lei, o semplicemente gratificare voi stessi ed il desiderio di “food” ad alti livelli, il ristorante che vi consiglio è: La Taverna del Campiello Remer (tel. 0415228789)

Vi avviso che trovarlo sarà un’impresa perchè è nascostissimo, ma ne varrà la pena: tartare freschissime come antipasto, filetto al pepe verde che si scioglie in bocca e pesce cucinato a regola d’arte sono solo alcuni dei piatti che potrete degustare. L’atmosfera è perfetta, muri a mattoncini a vista, musica dal vivo anche in settimana ed una cantina da non sottovalutare. Farci un salto è quasi un obbligo

 Se invece siete abitudinari, italiani fino al midollo e non volete rischiare di dilapidare il vostro ultimo stipendio in una cena, c’è il Rosso Pomodoro, proprio dietro a San Marco. Rigorosamente pieno di persone, ergo coda obbligatoria perenne, ma il sapore della pizza non è certo per turisti.

Alla prossima gita fuori porta,

Laura

Le immagini sono scattate tramite iPhone3, post produzione App Instagram – Tutti i diritti sono riservati

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