Dal 5 al 7 febbraio si è svolta l’ottava edizione di Identità Golose, congresso milanese che fin dalla sua fondazione coinvolge le eccellenze di tutto ciò che ruota intorno al magnifico mondo della gastronomia: dalle divise per chef all’acqua al caffè e, naturalmente le grandi materie prime native dell’Italia che vengono celebrate dall’opera di alcuni dei più grandi chef presenti ad oggi sul panorama mondiale. Un vero e proprio salotto in scala maggiorata in cui operatori del settore e non possono scambiarsi liberamente le proprie visioni personali relative all’universo food

Nato dalla volontà di Paolo Marchi di portare in Italia un evento di caratura mondiale incentrato sulla buona cucina , l’idea di base del fondatore è stata semplice: “Tornando dalla manifestazione Lo Mejor de La Gastronomia mi sono chiesto: perché i nostri cuochi devono andare in pellegrinaggio a San Sebastian, nei Paesi Baschi, per scambiarsi – e spesso copiare – idee con gli altri cuochi del mondo? Mettiamo in piedi anche noi un congresso di cucina”. La risposta del pubblico quest’anno è stata importante, segnale di un rinnovato vigore ed un generalizzato interesse verso il mangiar bene, condito da una sana curiosità anche da parte di chi si affaccia solo ora su questi lidi

 

Il tema principale di questa ottava edizione è stato “Oltre il Mercato”, un invito a cercare oltre la buona materia prima che si può trovare da un intemediario, ad andare direttamente alla fonte, al produttore, per poter cogliere appieno il significato che ogni singolo prodotto si porta dietro in cucina. Un appello ad una nuova sensibilità che porti ad esaltare i caratteri peculiari dei singoli alimenti che derivano dalla loro storia, dal loro territorio e anche dalla passione di coloro che li rendono disponibili

Gli spazi a disposizione del congresso presso il MiCo, quest’anno, sono stati raddoppiati permettendo di creare al fianco del tema principale, alcuni altri interessanti filoni di incontri volti a solleticare la curiosità dei tanti presenti. Si sono così succeduti ed affiancati Identità Naturali, Identità Vent’anni, Identità Donna, Identità Pizza, Identità di Pasta e Identità di Carne, brevi gruppi di conferenze tenute da specialisti del settore per rendere ancora più completo ed interessante l’evento

 

Ma parliamo quindi dei protagonisti, degli chef. In un’unica rassegna sono stati coinvolti oltre settanta dei migliori chef del mondo, venuti a Milano per comunicare forte e chiaro la loro grande passione, la loro personalissima interpretazione della cucina, per trasmettere nel breve giro d’orologio concesso ad ognuno i sentimenti che nascono in loro ogni volta che devono ideare un piatto od affrontare un servizio al ristorante

Sui vari palchi del Mito si sono quindi succeduti: i guru partenopei della pasta del progetto Pasta per Alieni, interpreti appassionati dell’oro giallo della loro terra, e le migliori promesse in cucina di Identità Vent’anni che hanno dimostrato una grandissima padronanza della materia e nessun timore per il palcoscenico. Erano presenti veri e propri mostri sacri della cucina italiana come Aimo e Nadia Moroni, freschi di festeggiamento dei cinquant’anni di attività e Massimo Bottura da poco insignito della terza stella Michelin per la sua Trattoria Francescana, la prima ad ottenere questo riconoscimento in Emilia Romagna

  

Di strada il congresso ne ha fatta davvero tanta dai 18 chef della prima edizione a Palazzo Mezzanotte tagliando traguardi importanti, non resta che augurargli di fare sempre meglio ed a rivederci al 2013

Il Fede

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati

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