Centomila posaceneri tascabili in distribuzione a Venezia fino al 23 Novembre. Un messaggio chiaro e inequivocabile: JTI ( Japan Tobacco International) ama l’ambiente, lo salvaguardia e sensibilizza i cittadini a comportamenti di tutela e rispetto.
Ancora una volta (per la terza consecutiva) JTI sceglie di sostenere la Biennale di Archittetura e prosegue il suo impegno etico; i posaceneri sono posizionati in appositi totem e omaggiati a chiunque passi da Arsenale o dai Giardini per tutta la durata della manifestazione. Un sostegno concreto alla cultura veneziana e un nuovo traguardo nel programma di responsabilità sociale e sostenibilitá ambientale che JTI porta avanti dal 2008.
La campagna di sensibilizzazione e distribuzione, denominata “Like It”, parte da Venezia e proseguirà in altre cittá d’Italia, in concomitanza con tanti eventi culturali supportati da JTI e a testimonianza dell’ impegno aziendale verso l’ambiente e per la cultura, considerata un fattore fondamentale per lo sviluppo della società e per la crescita delle comunità locali in cui opera.
Ospite di JTI, sono stata a Venezia il 4 e 5 giugno. Ho vissuto l’ inizio della Biennale di Architettura e una Venezia in fermento, piú bella che mai.
La Biennale di Architettura, giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, per la prima volta durerá sei mesi e, sempre con un nuovo battesimo, avrá un unico fil rouge, come espressamente richiesto dal curatore, Rem Koolhaas, ai Padiglioni Nazionali partecipanti. Un tema specifico – Absorbing Modernity 1914-2014 – da sviluppare in modo comune partecipando in modo attivo alla ricerca complessiva della manifestazione intitolata Fundamentals.
Ho avuto il primo assaggio della Biennale presso il Padiglione Centrale ai Giardini. Qui prende corpo uno studio della Harvard Graduate School of Design, durato oltre due anni e basato su Elements of Architecture, un libro inedito che ripercorre in maniera lungimirante l’evoluzione di alcuni elementi architettonici, dimostrando come alcune parti degli edifici raccontino i cambiamenti della societá e rappresentino dei veri e propri barometri socioculturali. Le porte, le pareti, le finestre, ma anche corridoi, servizi e scale svelano moltissimo. Il balcone, ad esempio, prima privilegio esclusivo delle abitazioni nobiliari, ha segnato una conquista della borghesia, che, appropiandosi di uno spazio pubblico (l’esterno) ha dichiarato in maniera silenziosa, ma esplicita, un nuovo ruolo nella societá. Una mostra decisamente interessante quella ai Giardini, che si svolge tra l’altro in un contesto naturalistico incantevole.
Insieme al team JTI e con gli altri giornalisti coinvoli nel press trip, ci siamo spostati per il cocktail presso la Terrazza Ca’ Giustinian (vista mozzafiato) e poi abbiamo cenato al Ristorante De Pisis all’interno dell’Hotel Bauer. L’Hotel si trova in Piazza San Marco e lo consiglio vivamente a chi cerca una struttura eccellente ed ha una passione spiccata per le colazioni continenetali. Ne ho trovate poche cosí perfette.
Il secondo giorno ci siamo spostati in Arsenale per visitare Monditalia prima della conferenza stampa che ha aperto ufficilamente la manifestazone. Monditalia rappresenta un altro enorme successo di Koolhas che ha coordinato ben 41 ricerche e radunato 82 film tracciando una radiografia dell’Italia senza precedenti. Il nostro Paese é scelto come unicum privilegiato, capace di dar voce corale ad una situazione di molti paesi, in bilico tra caos e realizzazione di un potenziale ricchissimo.
Sempre in Arsenale, e ancora per la prima volta, i Festival della Biennale di Venezia – Danza, Musica, Teatro, Cinema – quest’anno collaborano con la Mostra di Architettura in una fusione decisamente suggestiva.
Ho salutato la cittá delle gondole con gran dispiacere, Venezia mi affascina sempre ma in quest’occasione era ancora piú incantevole.
Articolo scritto e redatto da Mara Stragapede | Tutti i diritti sono riservati