Ronds de jambe, pas de bourree, pliès, tieni la schiena dritta, abbassa il bacino, in sù il mento!
Sogni di ballerina, di diventare una prima ballerina…magari proprio della Scala. Il famoso teatro di Milano. Sogni di bambina che si infrangono con la realtà, anni di faticoso lavoro, giravolte senza sosta prove ed ancora prove. Piroette e duri allenamenti e poi….
Ti ritrovi meravigliata a guardare la sfilata di Uma Wang e ti immergi di nuovo in quel mondo etereo, leggero e impalpabile, grazie agli abiti che fluttuano intorno al corpo delle modelle.
Gli allenamenti delle piccole ballerine con i loro tutù rosa, che sgambettano e tirano su il mento fiere.
Pochi minuti mancano alla sfilata e loro continuano a fare le loro piroette.
Si perché il tema predominante del défilé è la danza classica.
Come nella danza classica le linee degli abiti sono pulite e morbide ma dalle lunghezze maxi e midi.
Le giacche hanno ancora volumi over e con lunghezze importanti.
I colori dominanti sono le tonalità neutre e calde della terra, senza però escludere il total black.
Solo delle piccole cinture vanno a spezzare la fluidità degli abiti, che per la maggior parte cadono armoniosi sui corpi. Qua e là si alternano intrecci di lacci e scollature dando risalto ad una parte del corpo troppo spesso coperta, la schiena. Il motivo della danza è presente anche ai piedi delle modelle che indossano le ballet shoes, le quali vanno a completare in maniera perfetta i look presentati.
Pochi minuti di perfetta eleganza e leggerezza per rappresentare quel magico mondo fatto di tulle e taffettà.
Pochi minuti per sognare, ma un’intera stagione per indossare ancora una volta quella magia che mi ha fatto rivivere Uma Wang con la sua collezione primavera estate 2016 dedicata al mondo del balletto.
Credits UmaWang | Tutti i diritti sono riservati
Testo scritto e redatto da Carola Disiot | Tutti i diritti sono a lei riservati