The Carrie Diaries, una delle novità della CW più chiacchierate della stagione, dopo solo 13 puntate è già finito. Strano per la CW, che solitamente punta su serie tv da 22 episodi, ma allo stesso tempo comprensibile, perché questo telefilm è stato un azzardo. Come avevo già detto in un altro post sulla serie tv, riprendere in mano la vita di Carrie Bradshaw può portare a due risultati: un fallimento, perché le amanti di Carrie ormai sono adulte e non si vedono in un’adolescente, oppure un successo, perché tocca un altro target, quello “orfano” di Gossip Girl. Io rientro tra le orfane di Gossip Girl e ho guardato la nuova serie tv senza mai confrontarla con Sex and the City. Questo telefilm a mio parere ha dei grandi punti di forza ma altrettanti punti di debolezza.

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L’ambizione di Carrie è sicuramente qualcosa che può coinvolgere ragazze e donne adulte. Infatti, Carrie ha trovato la sua vocazione, è riuscita ad entrare nel mondo di Interview e fa di tutto per non farsi portar via il suo sogno, lottando. Studia e lavora, gratis, ma è disposta anche a sacrificare la sua estate pur di continuare a lavorare nella redazione. Come dice Larissa, Carrie è una giovane promessa e un giorno potrebbe addirittura rubarle il posto.

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Sebastian e le relazioni di Carrie sono un tasto dolente. Dal punto di vista della romance, secondo me sono stati fatti molti errori. Fin da subito ci hanno fatto capire che Sebastian era il Big One dell’adolescenza di Carrie, per poi rompere subito la “relazione” e far subentrare George. Chiaramente George era un tappabuchi e così com’è entrato è uscito, anche se il suo personaggio ha subito un’evoluzione negativa: presentato come ragazzo per bene ed educato, si è comportato in realtà in modo viscido. Non hanno lavorato sulla continuità del personaggio, ma evidentemente volevano semplicemente farlo fuori il più presto possibile. Quindi, com’era prevedibile, è tornato Sebastian. A questo punto abbiamo assistito ad un’altra serie infinita di tira e molla. Carrie si è rivelata insopportabile, Sebastian probabilmente un ragazzo problematico (e forse con qualche problema con l’alcol). In ogni caso, la storia tra i due personaggi non è stata costruita bene, non si riesce ad essere presi dalla coppia e la loro storia è uno stallo continuo. Ogni passo avanti ce ne sono tre indietro e, per essere un’adolescente, Carrie è fin troppo volubile ed è una drama queen quando si parla di lei e Sebastian.

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Walt, al contrario di Carrie, è cresciuto moltissimo nel corso della stagione. Abbiamo visto ogni tappa del suo percorso, da Walt fidanzato e figlio perfetto nella cittadina di Castlebury a Walt libero e felice di esprimersi a New York. Piano piano è riuscito ad accettare la sua omosessualità e a non vederla come un problema, ha chiuso la sua relazione con Maggie e, anche grazie a Donna e Bennet, ha deciso di non fingere più.

Donna è un altro personaggio interessante. Vista da fuori è la classica reginetta della scuola antipatica ed egoista, ma con Walt si comporta in modo totalmente differente. Si affeziona a lui, anche se non è il ragazzo più famoso della scuola, e scopre che è gay. Al posto di deriderlo lo aiuta: gli fa capire che non è un problema e che non deve fingere di essere una persona diversa da quella che è. Inoltre, mantiene il suo segreto.

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Dorrit è cresciuta molto nel corso della stagione. All’inizio era la classica adolescente ribelle: soffre per la perdita della madre, si veste da punk solo per andare contro il padre e ruba. Poi, però, incontra l’amore: Miller è più grande di lei e l’aiuta a crescere, le fa capire che per essere diversi non bisogna per forza fingere di avere un debole per l’occulto, ascoltare musica metal e vestirsi di nero. Basta essere sé stessi. Durante il finale di stagione capiamo che Dorrit forse è cresciuta anche più di Carrie: lei accetta subito che suo padre abbia una nuova vita, con un’altra donna, mentre Carrie all’inizio si sente tradita.

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Anni ’80. Non sono vissuta negli anni ’80, ma trovo molto interessante vedere un telefilm ambientato in una New York in pieno fermento. Inoltre, adoro le scelte stilistiche fatte da Eric Daman, lo stesso stylist di Gossip Girl. Carrie ha un look che prende ispirazione dagli anni ’80, ma spesso è molto più moderno. Entrate in un qualsiasi negozio Gap e troverete le stesse cose indossate da Carrie: maglioni con righe flou, golfini a pois, skinny jeans e molto altro. Il punto di forza nello stile di Carrie è questo mix tra passato e attualità, uno stile che può essere copiato senza sentirsi fuoriluogo. Chiaramente, non mancano gonne in tulle stile tutù e tante paillettes, ma quello aggiunge solo un tocco eighties al suo look. Poi, se da una parte alcuni personaggi come Donna vengono estremizzati, con maxy orecchini fluo e look eccessivi, c’è anche Larissa, che si veste in modo eccentrico ma sempre con un certo gusto. O comunque, si veste come una redattrice di Interview negli anni ’80, sempre attenta ai trend e pronta a sperimentare

 

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Sinceramente, vorrei una seconda stagione. Carrie mi piace, nonostante non ami la sua relazione con Sebastian. A volte la trovo insopportabile, ma allo stesso tempo mi piace la sua ambizione e il suo essere un’amica premurosa. Mi piacerebbe vedere lei e Walt a New York, scoprire come si evolve la relazione tra Walt e Bennet, visto che si sono ripromessi di stare insieme dopo l’estate (ossia dopo il diciottesimo compleanno di Walt). Sebastian ha molto da farsi perdonare: potrebbe ancora aver spazio nel cuore di Carrie? Non so, penso che questa volta abbia passato il limite, anche se non sappiamo con certezza cosa sia successo tra lui e Maggie. Tra alti e bassi, io darei comunque una seconda chance a The Carrie Diaries, quindi spero vivamente in un rinnovo.

Articolo scritto e redatto da Loretta Fossati | Tutti i diritti sono riservati

1 risposta

  1. desy

    ciao, io sono un amante di anime e storie come queste pero mi annoio facilmente e cambio anime o canale sky, ma carrie mi è piaciuto tantissimo non sono riuscita a staccare gli occhi di dosso a tutte quelle coppie e ai problemi amorosi.
    penso seriamente che the carrie daries debba avere una seconda stagione e forse -come molti si aspettano- con un finale felice tra carrie e sebastian e anche le sue amiche con i rispettivi ragazzi, vi assicuro che fareste molto successo tra le ragazze che cercano una storia simile a quella che voi avete creato, io personalmente ne sarei felice.
    spero che ci sara una seconda serie, lo spero davvero mi ha entusiasmato anche se sono rimasta un po scioccata dal comportamento di maggie landers, pero penso che siate stati veramente coraggiosi e eccezionali.