Perfetto trend stagionale. Le righe sono un amore, da sempre. Calamitano i miei occhi, attirano la mia attenzione e stuzzicano sempre la mia voglia di acquisti. Tra capi appesi e piegati sugli scaffali, quelli a righe saltano subito ai miei occhi, muovendomi la voglia di toccarli e scoprirli.

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Non importa dove, non importa come. E mi piacciono sempre. Easy e eye-catching. Sarà il carattere grafico, sarà il gusto che da urban e metropolitano si veste di raffinata eleganza, con un allure very navy, ma io le amo. Le Copains, Acne e Rebecchi. Righe marco che si fondono con accenni Masai nell’interpretazione di Alessandro Dell’Acqua, valorizzando di un gusto easy-chic silhouette semplici e lineari. Declinazioni più rock si fondono con dettagli in pelle e accenni western per Acne. Centrali per Massimo Rebecchi: righe bold incontrano forme fluide e stampe optical dove la parola chiave è contrasto. Qualcosa di simile per Simonetta Ravizza: l’evoluzione degli opposti, contrasti cercano un piano armonico in cui evolversi. Una palette di colori e di linee che nasce a metà strada tra Parigi e Marrakech. Ruolo importante anche sulla passerella firmata Michael Kors. I colori sono il punto di forza. Il gusto grafico e geometrico vibra nella sperimentazione della palette. Le linee sono semplici ma di pieno successo ai miei occhi. L’effetto modernista è assolutamente appoggiato. L’ho adorato. E poi il mio preferito, Marc Jacobs. Quello che tocca, brilla. Sulla passerella Marc by Marc Jacobs, il gusto metropolitano è assolutamente energico e interessante. Collezione perfetta. Le righe sono editate in declinazioni sempre interessanti e dall’effetto altrettanto nuovo. Centrali e presentissime, si propagano in una collezione che emerge very cool. Absolutely yes. Diversa la declinazione per la prima linea. Gli anni ’60 recitano, in un’atmosfera assolutamente coerente, dove linee bold dominano in maniera irriverente. La forza creativa è sfacciata, il risultato brillante. Decisamente inebriante. Questa stagione, Marc Jacobs, ha fatto del grafismo una scelta stilista che ha prodotto poesia, in mood sempre diversi, per tutte le sue collezioni. E con lui altri talenti hanno declinato il tema vestendolo di sfumature sempre nuove e diverse.

Quindi, vi chiedo, non vale la pena di essere sopra le righe?

 Barbara

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(Credits: Tumblr)

Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati