Discreta, sofisticata, allegra: in tre parole la donna proposta da Lorella Manicardi, e si, io non posso che concordare.
La collezione è presentata allo Showroom Papaveri, ambiente neutro, di un bianco candido che lascia tutta la scena alla collezione Jucca, e alle sue sorelle .Tessa e Suoli.
Per la prima volta presentata non solo appesa ma anche indossata, Jucca mette in luce tutta la raffinata eleganza e quell’allure austera e sofisticata che la pervade. In ogni dettaglio. Il ritorno alla sartorialità emerge nella cura delle finiture: cappotti con maxi revers e colli in pelliccia, giacche con maxi bottoni e pantaloni dal taglio maschile, sono confezionati meticolosamente, ogni particolare è suggestivo e coinvolgente. La passione per la maglia accompagna anche questa collezione: abiti in lana merinos extra fine accentuano la femminilità della figura, e il supergeelong – lavato e garzato- prende forma nelle maglie soffici che completano look dalle midi e maxi lunghezze. Gonne a matita, a righe, a taglio vivo. Ma anche arricciate, godet, asimmetriche, impreziosite da ricami e applicazioni. Il ritorno del blazer, nella sua declinazione daily e in quella più preziosa con tessuti placcati bronzo.
Tartan, principe di galles, jersey e neoprene, crepe de chine, ecopelle, marabù, invece per abiti discreti e quotidiani, ma anche ricchi ed eleganti per la sera.
Gli accostamenti sono perfetti: cardigan oversize e camicette in crepe de chine di seta; pantaloni dal taglio maschile, giacche oversize e top dai dettagli iperfemminili; maxi skirt e pelliccia. Tutto lime, grigio, avio e turchese. Mattone, nero e blu.
E poi il mio capo preferito della collezione: la pelliccia. Di cipria vestita e di righe accompagnata.
Grazie Jucca, per le righe. E per tutto il resto.
Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati