La Smart, la piccola grande auto figlia di Mercedes-Benz che tutti noi conosciamo per le proprie doti di agilità e praticità, ha subito nel corso degli ultimi tempi un radicale rinnovamento estetico e tecnologico che oggi, dopo soli sei mesi dal lancio, raggiunge una sorta di completamento grazie alla versione con cambio a doppia frizione completamente automatico Twinamic disponibile su tutte le versioni.
In effetti nel momento in cui è stata presentata al mercato la nuova Smart eravamo rimasti un po’ tutti spiazzati per la sola disponibilità del cambio manuale però i tecnici Daimler, società del gruppo Mercedes-Benz che ha curato la progettazione della piccola utilitaria, avevano immediatamente fatto annunci importanti riguardo le prestazioni di un futuro cambio automatico addirittura a doppia frizione.
Da proprietario di ben 3 Smart devo ammettere che il punto dolente delle vecchie versioni è sempre stato il cambio che a volte di dimostrava volte eccessivamente lento e non nascondo che le aspettative su questa nuova trasmissione erano davvero elevate. Se sono soddisfatto ? Lo scopriremo.
Io ho avuto l’opportunità di passare due giorni in compagnia di un copilota d’eccezione (un saluto a Bruno) ma soprattutto di Fortwo e Forfour nella versione 90 cavalli con cambio automatico a doppia frizione Twinamic e devo ammettere che mi sono divertito molto.
La prova su strada della Smart Fortwo con cambio automatico Twinamic
La nostra prova su strada inizia con la Fortwo con motore turbo da 90 CV. Ogni volta che prendo in mano il volante non posso fare a meno di notare la qualità costruttiva e tecnologica che immediatamente percepisco sin dalla seduta: il volante è un gioiellino tecnologico e penso che in pochi possono smentire questa mia affermazione. Per un attimo cerco la frizione e realizzo che basta premere il pedale del freno per innestare la retromarcia. Cambio automatico sia. Una volta innestata la retromarcia la telecamera posteriore proietta le immagini dell’ambiente circostante direttamente sul display centrale e la manovra è agevolata dall’angolo di sterzata particolarmente generoso. Il posizionamento posteriore del piccolo propulsore da 898 centimetri cubici ha lasciato molto spazio nell’anteriore e quindi le ruote possono sterzare più liberamente. In un attimo mi libero dalla giungla di Smart che mi circonda e inizio il mio viaggio verso Colonia (Germania).
Il motore turbo da 90 cavalli accoppiato al cambio automatico doppia frizione Twinamic è a mio avviso quello che mancava a questa nuova Smart che, nella versione 71 cavalli, rischiava di rimanere eccessivamente sacrificata ad un ambito strettamente cittadino per via della potenza del motore che occasionalmente poteva risultare limitata. Certo la versione da 71 cavalli consuma meno ma come sempre dipende da quello che cercate: prestazioni o consumi.
Il piccolo propulsore tre cilindri turbo va immediatamente a regime grazie ad un sistema particolare che permette di raggiungere la temperatura di esercizio in tempi più rapidi, con conseguenti consumi ed emissioni ridotti. Spinge bene ed ha una coppia massima di 135 Nm già a 2.500 giri/min.
Come va il nuovo cambio automatico Twinamic
Se provate a fare uno sforzo col pensiero potete magari ricordare che nella vecchia versione di Smart si avevano evidenti interruzioni della forza di trazione nel passaggio tra una marcia e l’altra. Questo nuovo cambio automatico Twinamic lavora in maniera completamente diversa ed ha annullato completamente quel vuoto, talvolta pericoloso, che si aveva tra una marcia ed un’altra. Il tutto viene sostanzialmente realizzato grazie ad un sistema a doppia frizione che in pratica permette di passare alla marcia immediatamente più alta o più bassa in un attimo. Per dirla in parole semplici: avere un cambio a doppia frizione permette di avere “disponibili” due marce: quella corrente, che genera la trazione, e la successiva e quindi il passaggio da una marcia ad un’altra è sostanzialmente immediato e lineare.
La trasmissione può essere utilizzata sia in modalità completamente automatica sia in modalità manuale mediante la leva. A richiesta possono essere utilizzati anche i comandi al volante che sono compresi nel pacchetto sportivo.
Certo non ho avuto l’opportunità di sperimentare le doti della trasmissione all’interno di un circuito però i quasi 200 km percorsi tra città, campagna e borghi tedeschi mi hanno fatto vivere una guida serena e rilassata che può essere tuttavia resa più dinamica grazie alla modalità di guida “sport” accessibile mediante un semplice pulsante posizionato sul cruscotto. Questa modalità aumenta il punto di cambiata e tende a rendere l’auto più sportiva.
Il cambio automatico va bene, mi ha soddisfatto e l’auto nella versione 90 cavalli è equilibrata.
Spendo due parole sul cruscotto che a giudizio squisitamente personale poteva essere fatto diversamente. Va bene il display centrale da 3,5 pollici tuttavia la velocità sul tachimetro poteva essere resa più evidente e la modalità di guida (Economy “E” o Sport “S”) risulta essere poco visibile. Per il resto nulla da dire: si tratta sempre della cara e vecchia smart migliorata in tutto e per tutto partendo dall’estetica ed arrivando alle funzionalità di sicurezza che sono oggi il vero fiore all’occhiello di questa piccola utilitaria a 2 e 4 porte. Sbalzi corti, lunghezza ridotta e angolo di sterzata elevato: questa nuova smart ha tutti i presupposti per infilarsi in ogni parcheggio.
Le versioni
Le tre versioni con le quali è possibile valorizzare la Smart fortwo e la Smart forfour si chiamano Passion, Prime e Proxy. La prima versione, Passion, ha una impronta molto moderna e di tendenza. La versione Prime, intermedia, punta invece su di un look elegante e classico grazie ad esempio a sedili in pelle nera con cuciture decorative grigie o grazie volante multifunzione ed al pomello del cambio in pelle. La terza versione, Proxy, si contraddistingue ad esempio per il tetto Panorama e per i sedili ed effetto pelle.
Ogni versione può essere poi personalizzata attraverso sette pacchetti che riuniscono diversi equipaggiamenti per il comfort e la sicurezza: dal pacchetto vani porta oggetti fino al pacchetto sportivo passando ad esempio per impianti audio particolari o rivestimenti specifici.
Conclusioni
La giornata successiva ci riporta da Colonia a Monaco di Baviera, questa volta a bordo di Forfour. Le impressioni di guida sono sostanzialmente le stesse così come gli spazi che risultano tendenzialmente abbondanti in entrambe le versioni.
Ultima nota riguardo i consumi. Il propulsore turbo è un tre cilindri da 898 cc. È motore piccolo che viene sovralimentato fino a spremere 90 cavalli. Non si ha la percezione che il motore sia esasperato e sembra comunicare solidità anche a lungo termine. I consumi dichiarati dalla casa sono di 4,1 l per 100 km e nella nostra prova, che abbiamo condotto in maniera oggettivamente morigerata, siamo rimasti intorno ai 5 litri con numerosi saliscendi e aria condizionata accesa.
Vi lascio come sempre con due foto di contorno, spero gradiate.
Due parole su questa Smart: non è una versione in vendita ma un progetto che prende il nome di Smart Forgigs.
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