Quello che parte stasera è il 66° Festival della Canzone Italiana, indipendentemente dalle svariate critiche, sulle modalità e scelte di presentazione, il Festival di Sanremo è un patrimonio del nostro paese invidiato nel mondo. Vediamo di ripercorrere brevemente la storia che ha contraddistinto questa manifestazione, dedicata alla musica leggera italiana.
Il Festival apre i battenti nel 1951, ma di simili iniziative erano state fatte diversi anni prima. Correva l’anno 1931 quando nel napoletano una manifestazione analoga si era svolta per dar risalto alle canzoni locali, invece nel 1936 si svolge presso Rimini, il Festival della canzone italiana, trasmesso dalla radio, l’iniziativa fu replicata anche l’anno successivo. Con l’arrivo della guerra tutte queste versioni “Pre-Sanremo” vengono cancellate, fino a giungere appunto al 1951.
Nella prima edizione soltanto tre cantanti si contesero il titolo, vinto da Nilla Pizzi (Grazie dei fiori), sotto la conduzione di Nunzio Filogamo. Il 1955 è l’anno della prima trasmissione televisiva, trionfano Villa e Pane con “Buongiorno Tristezza”, nel 1958 la coppia Modugno e Dorelli vince con “Nel blu dipinto di Blu”; una delle canzoni che diventerà simbolo del Festival. Dal 1966 viene tolta la possibilità ai cantanti di partecipare con più canzoni, nel ’74 invece viene fatta una primordiale divisione tra Big e Aspiranti, mentre tre anni dopo il Festival si sposta allo storico Teatro Ariston; in precedenza il concorso si teneva pressò il salone del Casinò della nota città ligure. Nel 1982 viene istituito il Premio della Critica, assegnato a Mia Martini con “ E non finisce mica il cielo”, mentre il Festival lo vince Fogli con “Storie di tutti i giorni”. Nel 1990 l’edizione si svolge al Palafiori di Villa Armea, a causa di alcuni lavori di ristrutturazione all’Ariston, vincono i Pooh con lo storico brano “Uomini soli”. Il 1996 è l’edizione della discussa vittoria targata Ron&Tosca con il brano “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, oltre al fatto che alcuni pezzi della canzone sarebbero stati copiati da un sonetto di Shakespeare, si scopre che i voti della finale sono truccati; i vincitori morali sono Elio e le Storie Tese con la sorprendente canzone “Terra dei Cachi”. Non va meglio l’anno successivo con la strana vittoria dei Jalisse, il testo “Fiumi di parole” viene accusato di plagio. Negli anni successivi vengono continuamente modificati i criteri di suddivisione degli artisti, fino al 2007 con le separazioni tra categoria Campioni e Giovani. L’anno successivo vede la prima vittoria straniera con l’argentina Lola Ponce in coppia con Giò Di Tonno, il brano campione s’intitola “Colpo di Fulmine”. Si arriva quindi al 2016, viene ripristinato, per la sezione Big, il ripescaggio dove per le cinque canzoni non finaliste alla penultima serata, il televoto potrà ripescarne una.
Nel corso degli anni si sono presentati vari presentatori alla conduzioni del Festival, tra i più noti ricordiamo Bongiorno, Corrado, Baudo (che vanta il maggior numero di edizione condotte), Bonolis e Vianello; persino Grillo conta una conduzione, correva l’anno 1978. Numerosi anche gli ospiti di livello internazionale che hanno calcato l’Ariston, da Louis Armostrong passando dai vari: Madonna, gli U2, i Queen, Bruce Springsteen, i Depeche Mode, Paul McCartney e George Harrison dei Beatles, Sting, i Duran Duran, gli Oasis, Eminem. Quest’anno, invece è la volta di Elton John.
Per scoprire come sarà questo Festival bisogna guardarlo, anzi ascoltarlo, perché se siete tra chi sostiene che Sanremo sia un’iniziativa inutile, vi consiglio di ascoltarlo in radio. In quanto solo attraverso la radio apprezzerete molto meglio le canzoni in gara! E Forse cambierete la vostra opinione su Sanremo.
Articolo scritto e redatto da ALESSANDRO SACCO | Tutti i diritti sono riservati