Cristiano Ronaldo. Sarebbero sufficienti due semplici parole per descrivere l’essenza del calcio in questo momento. Ne merita di più. Perché quando si pensa che l’attaccante portoghese abbia raggiunto l’apice, lui stupisce ancora. Scrive e riscrive il libro dei record. Un’unica penna a firmare ogni singola pagina con inchiostro indelebile.
Sono 15 i gol stagionali nella Liga in 8 partite: uno ogni 42 minuti. Manco il tempo di un tè caldo.
Cristiano, con la doppietta siglata nell’incontro con il Levante, ha battuto il record precedente, fissato 71 anni fa, durante la stagione 1943-1944 da parte di Echevarría, che segnò 14 gol nelle prime otto partite di campionato.
Ronaldo nella storia della Liga e del Real Madrid. Cristiano come Alfredo. Di Stefano, si intende. Due a cui, un gol a partita, non basta: 54 volte in doppia cifra per entrambi, di cui 3 poker, 19 triplette e 32 doppiette. L’abaco per gli attaccanti normali, una calcolatrice scientifica per le leggende. Ronaldo e Di Stefano: l’università dei bomber in camiseta blanca.
Settimana importante per il Real Madrid. Mercoledì a Liverpool, per difendere il trofeo continentale. Sabato ‘El Clasico’ in casa contro il Barcellona. Cristiano ha già la penna in mano, per scrivere un’altra pagina del libro dei record. Da antologia ad autobiografia, il passo è breve. Per uno come Cristiano Ronaldo.
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Articolo scritto e redatto da Luca Gandini | Tutti i diritti sono riservati