Acqua, farina, pomodori San Marzano, mozzarella di bufala, basilico, un filo d’olio. Un bel forno caldo, a legna. Se fosse così semplice, la pizza sarebbe la stessa ad ogni latitudine. Si, perchè il piatto Made in Italy più copiato del mondo, e purtroppo spesso più violentato, non è semplicemente la somma di questi elementi.
Prima cosa, gli ingredienti devono essere di alto livello: in quanto piatto semplice, è necessario che sia fatto con cose buone, perchè il rischio di rovinarlo è altissimo.
E poi, ragazzi, il pizzaiolo! E’ lui l’elemento chiave di tutto, lui che sprigiona la magia, lui che da una palla di acqua e farina tira fuori il capolavoro che ci ha fatti conoscere più della Gioconda!
E chi sono i Maestri, gli Illuminati della pizza, i Custodi dei Segreti? Ovviamente quelli che la pizza l’hanno inventata, e pertanto dobbiamo guardare alla meravigliosa Napoli, dove questo prodigio di semplicità e gusto ha visto la luce per la prima volta, e da dove sapienti pizzaioli sono partiti per diffonderla in Italia e nel mondo.
A Milano c’è una vasta scelta di pizzerie dove gustare una pizza napoletana (occhio: è quella con il cornicione, non la pizza del cinese sotto casa, magari buona anche lei ma tutt’altra faccenda!), ma Gennaro Esposito è una bellissima scoperta e pertanto gli porgiamo un caloroso benvenuto.
Dopo i successi sabaudi ha aperto in Via della Commenda angolo via Orti, Vecchia Milano a gogo, in un ambiente accogliente arricchito da un piccolo dehor. E’ proprio necessario che vi descriva la pizza? Fareste molto meglio ad andare ad assaggiarla! Soffice ma non gommosa, profumata, con la giusta quantità di condimento (less is more, no alle pizze con 50 ingredienti e 2 Kg di condimenti!), vi posso garantire che non ne avrete mai abbastanza! E poi certo, zucchine alla scapece, bruschette, verdure in pastella, melanzane, primi, secondi e dolci: tutto meravigliosamente partenopeo. Ma la pizza è, come colei per la quale fu inventata la Margherita, da sempre la Regina.
Enjoy!
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Articolo scritto e redatto da Lorenzo Volpi | Tutti i diritti sono riservati