Sul finire del XIX secolo una famiglia francese iniziò a disegnare coltelli di dimensioni diverse pensati per mani e operazioni diverse: nasceva così Opinel, un brand di coltelleria ad oggi famoso in tutta Europa e – da poco – anche oltreoceano. La qualità dei coltelli Opinel è altissima e negli anni anche il design si è fatto sempre più raffinato e moderno, per soddisfare i gusti sempre più esigenti di amanti del cibo e degli attrezzi da cucina.
Oggi vogliamo raccontarvi di un tocco nuovo che Opinel ha voluto regalare alla sua collezione Parallèle, un tocco pop super colorato: la linea, infatti, è ora proposta con manico in legno di faggio naturale abbinato a fasce di colore. Le lame sono in acciaio inossidabile con profili studiati per ottimizzare ogni gesto e garantire il taglio perfetto per ogni alimento.
La collezione Parallèle di Opinel si compone di nove elementi, otto coltelli più il forchettone. Ad ogni coltello corrisponde uno scopo preciso ed usarli nel modo sbagliato potrebbe compromettere la vostra ricetta. Impariamo ad usarli insieme?
Si parte con quello che viene definito “coltello da chef”, il n 118, adatto per tagliare, affettare e tritare con movimento alternato. Poichè “affettare” è un termine un po’ generico, Opinel propone diversi coltelli dedicati a questo scopo: il n 119 per tagliare e affettare diverse tipologie di prodotto; il n 120 si presta particolarmente bene ad affettare arrosti e cosciotti; il 123 è ottimo per tagliare fette sottilissime, magari di prosciutto, così come il 121, che ricopre però anche il ruolo di coltello perfetto per sfilettare il pesce. Seguono a ruota il n 116, il famosissimo coltello da pane, il n 122 per eviscerare e disossare carne e pollame grazie alla punta rigida e il n 126, lo spelucchino, per tagliare, affettare e pelare frutta e verdura. Alla banda si aggiunge, come dicevamo, il forchettone.
Questa linea di coltelli è davvero completa e perfetta per tutte le ricette che vorrete provare e la banda di colore che differenzia un coltello dall’altro è quel tocco pop di grande classe che mancava!
Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati