Questa volta non vi porterò in giro nelle mie mete favorite, ma faremo un viaggio più sconvolgente!

Negli inferi dei regali di Natale. E nei meandri degli orribili regali di Natale del passato, del presente e del futuro.

Alla faccia di Charles Dickens, sarò io il vostro fantasma e vi farò ricordare di oggetti orribili che avete nascosto anche al vostro psicanalista (eh sì, gli stessi oggetti che sono anche il motivo per cui andate dall’analista!).

Sono consapevole che questo post mi farà additare da amici e parenti e (forse) non riceverò più regali per il resto della mia vita. Ma lo considero un atto dovuto. Un servizio reso alla comunità. Non nascondiamoci dietro a un dito (anche perché dopo le feste, di sicuro non ci entreremmo!) e soprattutto occorre guardare in faccia la verità:

I regali di Natale sono fonte di stress prima, durante e dopo.

Didgeman on Pixabay.com

Evviva l’orgia di regali

PRIMA c’è tutto lo sbatti per comprare il regalo giusto, evitare i doppioni e fare felici le persone che amiamo. Anche perchè sia detto chiaro e tondo, io lo sbatti per quelli che detesto mica lo faccio?! Niente ipocrisie a Natale.

Anna Dziubinska per Unsplash.com

Folla. Folla. Folla.

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Caccia al regalo. 24/12 ore 19.57

Senza tralasciare tutti quei piccoli indizi che dobbiamo seminare qui e lì ai nostri partner/amici e parenti per farci regalare ciò che desideriamo (sì, sono un mostro!)

RYAN MCGUIRE

Come mi mentalizzo quando faccio qualche monelleria!

Poi c’è il DURANTE fatto di pacchetti che si aprono e mostrano tutto il loro contenuto. Di gioia ma anche di delusione cocente.
Perchè i regali a volte sono bellissimi, altre orribili, a volte solo non di nostro gusto.

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Depressione post regali brutti

E quindi eccoci arrivati al DOPO. Siamo a casa nostra con il nostro bottino di regali e con l’ennesimo libro di Paulo Coelho (perdonatemi), l’ennesima candela all’odore di marsiglia, e la sorprendente maglietta color arancione ANAS che vi è stata regalata con tanto amore dai vostri nipoti.

Il regalo brutto lo vedi già dall'incarto

Il regalo brutto lo vedi già dall’incarto

E ora che si fa? It hurts too much to face the truth, avrebbero cantato i Pet Shop Boys
E’ il momento di condividere con voi le mie 10 regole per riciclare i regali di Natale. Vi spiegherò tutto nei minimi dettagli per farlo con stile e con sincerità, verso sè stessi e verso gli altri. Non è un post per cercare di barare o di farla franca! Riciclare come lo intendo io è un modo per mettere ordine nelle nostre cose e nella nostra vita.

5 cose da FARE

1. ANALYZE
Guardatelo, toccatelo e soprattutto valutatelo attentamente. Ok non vi piace e questo è un fatto. Ma probabilmente potrebbe piacere a qualcuno che conoscete. Quindi sotto con l’analisi perché riciclare non è cafone, è solo la sciatteria a esserlo e noi siamo tipi chiccherrimi.
Domande essenziali:

  • E’ troppo brutto o kitsch per essere donato a chiunque non abbia un legame di parentela diretta con Tata Francesca? Buttatelo o divertitevi a romperlo in una scenata di gelosia. (Extra tip: Sempre avere sottomano cose da poter rompere durante un litigio, fa scena!)
(Charles L. per Pixabay.com)

Ops.. tra i cocci avete notato le tazzine che mi avete regalato lo scorso Natale? Ehm, posso spiegare

  • E’ personalizzato? Guardate dentro, magari ci sono dediche o monogrammi o semplicemente ve l’hanno riciclato. (True story: la mia collega Paola era molto felice della bellissima agenda Piquadro ricevuta in dono da un’amica. Stava giusto mostrandomela quando notammo insieme un’incisione a fuoco che riportava il nome di un noto broker assicurativo. SHAME!)
  • Potrebbe provocare reazioni allergiche? State attenti, non regalate la lana alla vostra amica che soffre di orticaria al solo pensiero di un golf in angora.

 

2. BE TRUE
Se chi mi ha fatto il regalo è una persona davvero cara e intima, mi leggerà sicuramente in faccia la titubanza rispetto al regalo e quindi con molto tatto, sono sempre solita dire la verità e cercare di trovare una mediazione. Es. cambio di colore, ricerca nel negozio di altro che mi serva. Oppure se non posso essere sincera con il “regalante”, lo sono con la persona a cui ho pensato possa piacere. Ad esempio, se mi sembra molto adatto per un’amica o una collega, dico semplicemente la verità: “Mi hanno fatto un bel regalo ma sono sicura di non utilizzarlo, mi sembra adatto a te, vuoi vederlo?

 

3. ORGANIZE
Utilizzate il mio trucco: organizzo tutti i regali in un cassetto o in una porzione dell’armadio che io amo chiamare “Santa’s Office”. Quindi so che per tutto l’anno ho una riserva di regali che mi aiuteranno anche nelle occasioni di emergenza, tipo per compleanni che ho dimenticato (ops!) o feste a cui non posso presentarmi a mani vuote e ho giusto il tempo di farmi una doccia. Oppure organizzo uno swap-party post festività.

Swap Party

Non vi piace? O lo cambiate o lo swappate!

4. IRONIZE
Ricordate, si ricicla solo quello che ha una confezione integra! E soprattutto fate attenzione alla carta e ai  nastrini. In caso di stropicciamenti vari, vi suggerisco di stendere delicatamente la carta con le mani, poi appoggiateci sopra un panno lievemente inumidito e quindi passate il ferro da stiro a temperatura adatta per la seta.
Stesso discorso per i nastrini. La temperatura del ferro è essenziale per evitare effetti trasferello in caso di carta stampata a caldo 😉

Stirare la carta da regalo

Mi raccomando la temperatura!

5. MEMORIZE
Per questo io ho da tempo elaborato un fantastico template con regali comprati/ricevuti (… è un mio tool super segreto). Non si ricicla tra amici e parenti, basta la prima cena assieme e zia Elvira scoprirà che il girocollo con i tappi di sughero che vi ha portato dalla Franciacorta se ne sta bello bello al collo di vostra cognata Simona. Oppure che la lampada in carta di riso portata da Hong Kong è appesa sul letto di vostro cugino adolescente. Ecco, io vi ho avvertito.

lampada in carta di riso

Ovviamente c’è scritto in cinese: Auguri zio CHEN

 

5 cose da NON FARE

1.NO OLDIES
Non prendere assolutamente in considerazione il riciclo per oggetti che possedete da tempo! Il nostro obiettivo non è lo svuota cantine.
L’intento è più nobile, riuscire a dare una collocazione gradita a oggetti, libri e vestiti che hanno avuto la sfortuna di incontrare il destinatario sbagliato.

2. NO HURRY
Evitare di farsi prendere dalla fregola e quindi dare via le cose solo per togliervele di torno. Aspettate. Respirate. Avete già provato ad abbinare il maglione arancio ANAS con quella gonna grigia? Eh! Prendetevi del tempo per elaborare. Probabilmente vi farà schifo anche domattina. Ma non si sa mai…

Sonja Langford per Unsplash.com

Nessuna fretta please

3. NO HANDMADE/HOMEMADE
Non riciclare oggetti fatti apposta per noi. PUNTO.
Ecco vi ho visto che state cercando di incartare alla bene e meglio le confetture di mela cotogna fatte da nonna oppure gli orecchini che ho fatto proprio per voi con le mie manine (e questo per me sarebbe davvero la nemesi, oltre che un’insanabile ferita narcisistica).

La verità, soltanto la verità sui regali di Natale

Cosa??? la zia ha passato giornate intere su quel golfino e tu lo dai via???

4. NO WINE AND SPIRIT
Non riciclare le bottiglie di vino e liquori che languono nel vostro mobile bar da secoli o dalla incerta provenienza. Tipo che ve l’ha regalata il portinaio o il parcheggiatore sotto casa oppure era contenuta nel pacco dono aziendale!

A questo proposito, ho un aneddoto delizioso o raccapricciante (questo dipende da come tendete a guardare il bicchiere: mezzo vuoto, mezzo pieno, rotto!).
La scorsa settimana sono stata a casa di amici (tranquilli io avevo portato le paste comprate pochi minuti prima sotto casa loro) al momento del dessert, il padrone di casa non sapendo cosa offrirmi – a causa dei miei gusti da camionista calabrese quindi niente limoncello o rosoli vari –  apre una bottiglia gran riserva di Tia Maria, appena ricevuto in regalo dal cognato.
E alla mescita, dalla bottiglia non è uscita una sola goccia.
Avete letto bene!!! Oltre a spargere un odore nauseabondo di piedi puzzolenti dopo la maratona di NYC , il contenuto era completamente solidificato.

Extra tips
Alcune regole (aggratis) per conservare correttamente il vino

Wine Rack

Consigli per conservare correttamente il vino

 

Illuminazione – le bottiglie vanno conservate lontane dalla luce,
Posizione – la posizione orizzontale serve a tenere il tappo umido perché a contatto con il vino, quando il tappo si secca rimpicciolisce e fa entrare aria nella bottiglia,
Temperatura – evitate sbalzi di temperatura alle bottiglie
Tempo – non vale per tutti i vini la regola dell’invecchiamento, alcuni irrancidiscono. Quindi i bianchi vanno bevuti entro i due anni, i rossi a seconda dell’apporto tannico tra i due e gli otto anni, anche se dipende da caso a caso.

5. NO LOOKING BACK
Una volta compiuto il riciclo, non pensateci più. Godetevi la soddisfazione di aver semplicemente ri-orientato il destino di un oggetto verso qualcuno che può apprezzarlo.

 

Godetevi il risultato e il grazie sentito di chi ha ricevuto il regalo

Godetevi il risultato e il grazie di chi ha ricevuto il regalo

E se dopo tutti questi piccoli consigli ancora avete un mucchio di roba bruttissima, non tentate di riciclare ma fatevi qualche bella domanda su cosa pensano di voi i vostri amici e parenti e –soprattutto – l’anno prossimo non scrivete troppe bugie nella letterina a Babbo Natale!

Florian Klauer per Unsplash

Caro Babbo Natale, quest’anno sono stata davvero buona

(Photo courtesy of: Pixabay.com, Gratisography.com, Unsplash.com)

Articolo scritto e redatto da Nunzia Arillo | Tutti i diritti sono riservati