Metti una sera al teatro Franco Parenti, alcova culturale in una Milano frenetica e disincantata. Metti una moderna mecenate delle belle arti come Elisabetta Sgarbi, regista, scrittrice e fondatrice della fondazione a lei intitolata tramite la quale promuove e diffonde espressioni della cultura e dell’arte in ogni loro forma. Metti un marchio importante e prestigioso come Montblanc, da sempre impegnato, oltre che nel realizzare piccoli capolavori scriventi, nella veicolazione della cultura artistica. Metti tutto questo ed avrei ricreato l’atmosfera dello scorso mercoledì 25 settembre

 

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In quella data, infatti, è stato consegnato ad Elisabetta Sgarbi il “Montblanc de la Culture Arts Patronage Awards 2013”, riconoscimento internazionale che dal 1922 viene assegnato dalla Fondazione Culturale Montblanc a persone che dedicano la loro opera per permettere ad altri di realizzare progetti artistici e culturali. La vincitrice di quest’anno è stata selezionata proprio per l’attività svolta tramite la sua fondazione ed indirizata a far conoscere artisti emergenti e non. La giuria del concorso era di quelle importanti, come si addice per un premio di questo calibro, annoverando al suo interno figure eterogenee come Ferran Adrià, celeberrimo chef catalano ma anche grande cultore d’arte, Andrea Pinketts, scrittore e drammaturgo, e Patrick McMullan, noto fotografo americano

 

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Proprio la consegna del premio è stata l’occasione per inaugurare l’attività che la Maison tedesca svolgerà nel corso dell’anno a supporto delle iniziative di Elisabetta Sgarbi. Difatti la serata è stata anche il momento per presentare la mostra di Louise Della intitolata Imprévus (Imprevisti) dedicata alla moda ed alle sue sfaccettature. Una mostra di creazioni dell’artista francese che vedrà esposti al teatro Parenti una selezione di suoi abiti più rappresentativi. Abiti realizzati come vere e proprie opere d’arte contemporanea, con un’attenta ricerca dei materiali e delle forme ed ispirati “dall’arte, la generosità e l’insolenza” come dichiara l’artista sul proprio sito. Un trittico inusuale di descrittori che denotano la libertà espressiva con la quale la stilista ha creato queste piccole sculture di tessuto

 

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Il premio consegnato alla vincitrice dell’anno è stato un’esemplare unico e da collezione della stilografica Patron of Art Ludovico Sforza. Un richiamo ad un’epoca che vide un intenso fiorire di correnti artistiche nuove e vivide sostenute dai grandi mecenati dell’epoca. Quasi un auspicio di poter ritornare ad un periodo di grande fermento artistica e culturale anche nel mondo d’oggi sempre meno attento a questo componenti fondamentali del proprio sviluppo

 

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La serata, trasferitasi allo Spazio Oberdan, è stata anche l’occasione per visionare in anteprima assoluta nazionale “What is Vanguard?” film di Elisabetta Sgarbi dedicato al concetto di avanguardia nell’arte. Un film in cui vengono raccolte interviste e pareri relativi al concetto attuale di avanguardia espressi da cineasti, narratori ed intellettuali d’oltre confine. Una ricerca approfondita focalizzata sul differente concetto che il termine avanguardia suscita in persone con background socio-culturali completamente diversi fra di loro

 

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Una serata piacevole ed interessante, per ribadire che la cultura non è morta, ma che anzi ha un cuore pulsante che merita sempre di essere sostenuto

 

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