Durante luglio ho avuto l’occasione di passare una settimana in Sicilia, fra mare cielo e città da visitare! Si, perchè appena arrivati a destinazione ci siamo subito resi conto che passare 7 giorni in riva al mare sarebbe stato riduttivo, e così ci siamo improvvisati turisti veri e propri, sfoderando sandali e voglia di curiosare nei dintorni
Inizia così una serie di articoli dedicati alle città del sud che ho visitato durante l’estate, e oggi partiamo da Milazzo, città di appartenenza dei nostri amici locali che ci hanno ospitati e fatti sentire a casa in tutto e per tutto come dei pascià
La città è posta tra due golfi, quello di Milazzo a est e quello di Patti a ovest, in un luogo strategico della Sicilia nord-orientale. Distante 43 km dal capoluogo rientra nell’area metropolitana dello Stretto, è il punto di riferimento di un comprensorio di 204.000 abitanti circa
In origine città greca, e dal 36 a.C. riconosciuta come civis romana, Milazzo è oggi una meta turistica ed un ottimo punto di partenza per le Isole Eolie, il Parco dei Nebrodi, Tindari. Numerose sono infatti le testimonianze, simboli della storia millenaria della città
Sono in corso progetti mirati ad inserire il Castello, la città fortificata e il borgo antico tra i siti UNESCO ed a costituire la Riserva Marina del Promontorio di Capo Milazzo
Il monumento più importante della città è il Castello di Federico II: bene nazionale e dell’Unione Europea, si estende su un’area di oltre 7 ettari, costituisce una vera e propria cittadella. Le prime fortificazioni sono databili attorno al Neolitico (4000 a.C.). Più tardi, attorno al VIII-VII secolo a.C., grazie all’intervento dei Greci, che la chiamarono Mylai, l’agglomerato prese forma e s’ingrandì, divenendo un’acropoli e, grazie all’intervento romano-bizantino, un castrum
Nell’843 gli Arabi diedero vita al primo nucleo dell’odierno castello, sulle rovine delle vecchie dominazioni. Successivamente, i Normanni e gli Svevi, aggiunsero altre strutture, gli Aragonesi ne adeguarono l’impianto difensivo, gli Spagnoli lo circondarono di una poderosa cinta muraria. Particolare interessante è un disegno stilizzato il pietra lavica in uno spigolo delle mura medievali. Secondo alcuni esperti è l’occhio del falco Horo, simbolo egiziano di inespugnabilità; secondo altri è uno scarabeo, sui cui occhi il sole punta dritto nel giorno dell’equinozio di primavera. I milazzesi potavano così sapere l’evolversi delle stagioni
Nel 1928 è venuta alla luce una gabbia di tortura, che conteneva uno scheletro umano mancante degli arti inferiori. Molta fu la curiosità a livello scientifico da parte di esperti italiani e stranieri. Oggi la gabbia è un reperto del Museo Criminale di Roma ed è il solo esemplare nell’Europa continentale di questo genere
Altro monumento di grande interesse è il Duomo Antico. Si trova all’interno della città fortificata, e la sua costruzione fu iniziata nel 1608 su disegni dell’allievo di Michelangelo, Camillo Camilliani. Il Duomo fu costruito in sostituzione della vecchia Chiesa Madre di S.Maria, abbattuta nel 1568 per motivi strategico-militari. I lavori di abbellimento e di completamento della nuova opera si protrassero fino al 1700 circa. Tra il Duomo Antico e il Castello, vi sono i ruderi del vecchio Palazzo dei Giurati, successivamente sede dell’antico Senato della città
Numerosi sono i palazzi delle antiche famiglie milazzesi: tra questi il Palazzo D’Amico, il Palazzo Proto e la Villa Vaccarino in stile liberty. Altro palazzo di notevole interesse è quello municipale, sito in via Francesco Crispi. Notevoli anche le numerose ville padronali della Piana, dove si trovano le frazioni agricole di San Pietro, Santa Marina (le due più popolose, abitate da circa 2000 persone ciascuna), e poi Scaccia, San Marco, Parco, Grazia, Fiumarella ed Olivarella (quest’ultima condivisa con il Comune di San Filippo del Mela). Fra tali ville, ricordiamo la Villa Bevacqua e la Villa Cumbo, a S. Marina, e l’antica Chiesetta degli Spadafora, a S. Pietro.
Tra i monumenti più celebri troviamo quello dei Caduti Milazzesi per la Patria (situata in Piazza Roma ed eretta nel 1924); la mitica e antica Fonte del Mela (situata di fronte alla Chiesa del Carmine); la Statua della Libertà, costruita in onore di Garibaldi; la Statua di Luigi Rizzo; il monumento Ponte di Milazzo, eretto per ricordare la celebre battaglia del 20 luglio 1860, e il grande mosaico pavimentale che raffigura lo stemma comunale, situato nell’Atrio del Carmine
Se poi esplorando arrivate fino a Capo Milazzo, vi troverete davanti ad una costa come questa, con il colore blu del mare che vi rimarrà nel cuore. Che ne pensate? Ve la immaginavate così?
Testo comprendente citazioni da Wikipedia, fotografie scattate da Laura Renieri con Canon E0s 550D