Quando due persone si giurano amore eterno davanti a parenti ed amici i cuori si schiudono di felicità e ci si lascia spesso avvolgere dalla poesia del matrimonio senza riflettere sulle sue tradizioni, che nel tempo si sono consacrate fino a diventare dei passaggi imprescindibili di questa festa degli innamorati.

In realtà ci sono molte tradizioni direttamente connesse con il matrimonio, scopriamone alcune indagando sulle origini che, spesso, affondano nei passati veramente remoti.

Secondo una di queste, una volta entrati in chiesa – oppure in comune – i parenti della sposa devono sedersi a sinistra mentre quelli dello sposo a destra. Le prime file sono riservate ai familiari più vicini. Quest’ordine nasce la notte dei tempi e vuole sancire l’incontro di due mondi all’interno di un unico luogo, mantenendo vicino agli sposi gli affetti più cari e via di seguito.

Spesso quella del matrimonio è la prima occasione durante la quale le famiglie si incontrano ed è per questo che il matrimonio ha un importante ruolo sociale: dare a entrambe le famiglie l’opportunità di conoscersi. Per questa ragione è buona abitudine, dopo la celebrazione, organizzare per gli invitati un momento in piedi in maniera che si possono mescolare in autonomia e, successivamente, sederli a tavoli misti.

A fine celebrazione, una volta varcata la soglia della chiesa o del comune, gli sposi vengono notoriamente sommersi del riso. Il lancio del riso è un rito di fertilità che risale ai tempi degli antichi romani. Il piccolo chicco di riso simboleggia il seme della nuova vita che gli sposi hanno davanti a loro.

Terminata la festa, dgli sposi trascorrono la loro prima notte da sposati nella loro casa. Portare la sposa in braccio oltre la soglia è un rito che aveva il valore simbolico di accompagnare la donna nel passaggio fra la sua vecchia vita da ragazza a quella nuova da moglie.

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