Basic e lineare, un po’ 60s, un po’ 70s
La collezione realizzata da Lorenzo Riva si diletta tra cromatismi, linee fluide e dettagli inaspettati. Colori solidi si alternano a stampe articolate, linee morbide per un effetto pulito si contaminano di lavorazioni plissettate. Il motivo a ventaglio è ampiamente indagato, per abiti dalle lunghezze midi e maxi skirts. Abiti bicolore che avvolgono il corpo sfilano accanto a volumi fluidi che lo abbracciano morbido. Pantaloni affusolati, note fur per i capispalla in pelliccia, cappotti dall’assoluto gusto retrò, sobri e quasi austeri, lasciano spazio a capi inaspettati. A stupire non sono gli inserti in pizzo valencienne, ma il suo contaminare interi outift sino a fondersi con materiali dal gusto futurista come il cady laccato nero, effetto vinyl
E’ qui che cambia l’accento: l’eleganza raffinata vista sino ad ora in passerella inverte la rotta e si fa più decisa e audace. Abiti casacca in pizzo valencienne si abbinano a slim pants dall’effetto vinile, il tubino nero è reinterpretato dal cady lasciando al pizzo la funzione unica di dettaglio, così come i bustini degli abiti dalle maxi lunghezze.
Il cady laccato nero si fonde più tardi con il broccato in lurex oro: il combo è insolito, difficile da cogliere.
Più tradizionale il bouclè stretch dei corpetti kimono, delle gonne ampie e dei cappotti redingote a pieghe vaporose, così come la lana degli abiti bicolore.
L’accessorio non domina né si pone con arroganza, solo qualche collana fa il suo ingresso in passerella: dettagli dorati e rigorosamente over.
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Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati