Londra è una città stupenda, capace di sorprenderti ogni volta che atterri in città con le sue mostre, la sua storia, l’ambientazione di serie TV e film ma anche tantissima architettura, arte e caratteristiche iconiche che trovi solo a London City: come l’intramontabile orsetto, i grandi magazzini Harrods e Liberty London, i bus a due piani, la guida dall’altro lato della strada, lo Street food ma anche i ristoranti blasonati di chef la cui fama ha attraversato ben oltre La Manica. Curiosare questa città mi piace tantissimo, e non potevo quindi non condividere il nostro viaggio di famiglia: 4 giorni pieni di attività, buon cibo e un pizzico di shopping locale.
Day 1 | Harry Potter, Covent Garden
Il primo giorno siamo atterrati di buona mattina all’aeroporto di London Heathrow, dove vi consiglio di prendere la metropolitana che risulta senza dubbio l’alternativa più economica per raggiungere il centro di Londra, senza traffico e costi impegnativi. Nel nostro caso la Piccadilly Line ci ha condotti fino a King’s Cross, fermata della metropolitana vicina all’hotel che abbiamo selezionato per questo soggiorno. Una volta effettuato il check in e lasciate le valigie, ci siamo diretti alla stazione di King’s Cross, interessante per architettura ma sopratutto tappa obbligatoria se sei fan di Harry Potter perchè qui non solo c’è il binario 9 e 3/4 ma anche uno shop ufficiale fornitissimo, nel quale c’è da perdere la testa.
Per il pranzo siamo rimasti in zona e abbiamo optato per Honest Burger, una catena di ristoranti molto interessanti: qui si prendono cura del cibo da zero fino alla tavola. Honest Burger infatti ha puntato l’attenzione sull’onestà, racchiusa fin dal nome, che propone carne direttamente dalla loro macelleria, patate britanniche provenienti da agricoltori locali, cotte due volte e salate al rosmarino. Tutto è fresco, nulla viene congelato e la qualità si sente!
Rifocillati a dovere ci siamo poi spostati nella zona di Covent Garden dove ci siamo dedicati a un po’ di shopping fra brand che in Italia ancora non vendono e negozietti tipici londinesi che qui si snodano lungo l’elegante piazza pedonale, animata quotidianamente da artisti di strada. Qui c’è letteralmente da perdersi fra prodotti artigianali, gioielli di ogni sorta, profumi e saponi biologici.. Da Covent Garden abbiamo poi proseguito la passeggiata verso il Tamigi fino a arrivare a Trafalgar Square.
Siamo poi ritornati a Covent Garden per cenare nel ristorante di Jamie Oliver. Jamie Oliver ha infatti aperto un ristorante nel cuore di Covent Garden, all’interno del quale il menù è costruito attorno ai piatti iconici e familiari della sua infanzia e dei suoi anni trascorsi in cucina. Si passa dal pollo dedicato a suo papà Trevor, alla pasta, ai piatti della tradizione come scampi & chips, per arrivare alla griglia e alla carne con le sue salse. Da non perdere le uova e l’agnello: a dir poco spettacolari!
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Day 2 | Tate Modern, Borough Market, Soho
Il secondo giorno, Londra ci ha svegliati con la tipica pioggia locale, quella che i londinesi nemmeno percepiscono e i turisti, come noi, affrontano con l’ombrello. Abbiamo quindi optato per spostarci con il bus nella zona di Bankside e goderci la Tate Modern, museo dedicato all’arte moderna internazionale, che fa parte del complesso Tate del Regno Unito. Ospitato in una ex centrale elettrica, questo museo “Free and Open to All” si snoda su diversi piani, alcuni interamente dedicati alle permanenti, mentre altri ospitano le mostre temporanee.
Dopo l’arte non potevamo che muoverci verso il food e, visto il meteo e la zona di Londra entro cui ci spostavamo, abbiamo optato per il Borough Market. Il Borough Market è lo storico mercato gastronomico londinese che si trova a Southwark, con un patrimonio millenario che offre oggi prodotti tipici e street food. Frequentato sia dai local che dai turisti, è senza dubbio una tappa immancabile di Londra. Fra le tante proposte noi abbiamo optato per una paella appena cucinata: a dir poco spettacolare! Interessante anche la sezione dedicata al pane e ai formaggi, da gustare in loco, o portare a casa.
La giornata è poi proseguita a Soho, fra negozietti e una sosta (obbligata da me ovviamente) da Liberty London: un centro commerciale incastonato in un edificio stile Tudor revival, con negozi di alta moda, articoli di lusso per la casa, linea propria di tessuti e ovviamente una selezione di prodotti beauty molto interessante. Abbiamo poi concluso la giornata con una cena da Burger and Lobster. Burger & Lobster ha diverse location a Londra ma, personalmente, consiglio il locale in Bread Street, vicino alla Cattedrale di St Paul, che si nasconde dietro una elegante vetrata con l’iconica aragosta rossa. All’interno il menù si muove sui due ingredienti principali: burger e lobster, che vengono celebrati con grandissima cura e attenzione per la materia prima. Il locale è accogliente, perfetto anche per famiglie con un menù kids dedicato. Immancabile per me il lobster roll e classic whole lobster, che può essere cucinata in diversi modi.
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Day 3 | Big Ben, Buckingham Palace, Trafalgar Square, Piccadilly Circus
Il terzo giorno ci siamo svegliati con un sole primaverile davvero incredibile e abbiamo deciso di utilizzare la giornata per goderne quanto più possibile. Prima tappa quello che erroneamente viene chiamato il Big Ben. Dico erroneamente perchè Big Ben è il soprannome della campana più grande della torre dell’orologio St.Stephen del palazzo di Westminster. Per tradizione l’uso del nome si è esteso anche all’orologio e all’intera torre in stile neogotico, alta 96 metri. Da lì, visita del Palazzo di Westminster e poi via per una bella passeggiata di un chilometro e mezzo fino a Buckingham Palace, residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito, attualmente Carlo III.
Per pranzo siamo stati in uno dei ristoranti preferiti al mondo da mio marito Alessandro, NOPI. Questo ristorante è un luogo incredibile, non solo per il design accogliente, ma allo stesso tempo minimal, perfettamente studiato per colori, forme e simmetrie, ma anche e sopratutto per il cibo. Costituisce una vera avventura di sapori con un menù che cambia continuamente e viaggia fra il medio oriente e l’estremo oriente, seguendo le stagioni e la creatività della cucina. Spezie e verdure sono qui celebrate con cura e attenzione, per una esperienza davvero unica nel suo genere.
Il pomeriggio lo abbiamo dedicato a Piccadilly Circus, uno dei luoghi senza dubbio più iconici e turistici di Londra reso famosa dalla statua di Eros e per il gigantesco cartellone pubblicitario, Trafalgar Square, il cui nome è dedicato al ricordo della battaglia di Trafalgar (1805) in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna durante le guerre napoleoniche e, infine, ma non per importanza, la National Gallery: il museo fondato nel 1824 che, nella sua sede di Trafalgar Square, ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche e scuole dalla metà del XII secolo all’inizio del secolo scorso.
Ritornati in Covent Garden abbiamo poi chiuso la giornata con una cena al Sushi Samba. Situato sulla famosa Terrazza dell’Opera in cima allo storico edificio del mercato di Covent Garden, sorprende sicuramente per la location che trasmette vibe tribali, come se ci si immergesse in una giungla. Incoronato da un tetto in vetro progettato da Eric Parry, il ristorante corre lungo l’intero lato est del mercato offrendo splendide viste panoramiche sulla piazza. Il menù propone svariati piatti: dalla tempura e dal sushi giapponesi, al churrasco e alla moqueca brasiliani, agli anticuchos e ai seviches peruviani. La cucina è a vista. Il listino prezzi è molto elevato, in linea con il ristoranti del gruppo Sushi Samba.
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Day 4 | Camden Town, Torre di Londra, Tower Bridge
L’ultima mattina la abbiamo dedicata a Camden Town. Camden Town è famosa per l’ampio mercato che si tiene nei pressi del Regent’s Canal con moltissimi punti vendita di moda e curiosità. Quest’area dall’atmosfera alternativa è molto frequentata da turisti, adolescenti e punk. I caffè della zona sono molto affollati di giorno, mentre la prospera vita notturna include locali di musica dal vivo all’avanguardia e pub tradizionali come il Jazz Cafe e la Roundhouse, dove si esibiscono artisti di fama internazionale.
Abbiamo poi conclusa la giornata nella zona intorno alla torre di Londra, dalla quale si può ammirare il Tower Bridge e proseguire verso i palazzi moderni con le viste mozzafiato come Sky Garden e Horizon 22. Da lì si passa di fronte alla Bank of England e si arriva alla Cattedrale di San Paul. Il nostro weekend lungo è terminato qui, ma alcune indicazioni utili e ve le voglio ancora dare. Per il soggiorno noi abbiamo optato per l’hotel, che permettesse check in e check out in orari a noi comodi e soprattutto che avesse la possibilità di lasciare i bagagli durante le giornate di viaggio. Come zona per il soggiorno ho preferito essere vicino alla fermata della metropolitana di Kings Cross in quanto punto nevralgico per gli spostamenti (da Heatrow si arriva direttamente con Piccadilly Line in 50/55 minuti senza cambi e li si incrociano diverse linee della metropolitana) e allo stesso tempo tranquilla a livello di sicurezza. Le sterline le ho prelevate in loco, direttamente agli sportelli automatici in aeroporto ma praticamente tutto, dal biglietto del bus in poi, si può pagare con la carta di credito quindi l’avere contanti può essere superfluo. Per gli spostamenti mi sono orientata con la mappa di google, sulla quale avevo in precedenza salvato gli indirizzi utili, i punti più interessanti, ristoranti e negozi della mia wishlist. Per il traffico internet dello smartphone ho utilizzato una sim virtuale, come per ogni viaggio in maniera da avere sempre a disposizione giga utili per la connessione.
A questo punto non mi resta che augurarti buon viaggio a Londra
ciao
Lau