É come una canzone di Florence and The Machine, la collezione Autunno – Inverno 2012 di Luc.Duchene. Una collezione eclettica, frutto di ispirazioni e tendenze decise, quelle volute da Luc Dûchene stesso. E nata da una sensibilità forte e delicata al tempo stesso, quella del creatore Tim Van Steenberghen. Ha un’anima polimorfa, un desiderio di evoluzione intrinseco, è senza tempo ma fortemente ancorata al momento presente. È un inno al basico ed un virtuosismo artistico, classica e sperimentale al tempo stesso. Come il suo creatore, ça va sans dire. O una canzone di Florence Welch

In occasione dei press days organizzati questa primavera, ho avuto l’opportunità di visitare lo showroom di Luc.Duchene e Mer du Nord, per una chiacchierata a base di it items delle collezioni per il prossimo inverno (e qualche cupcake, come da tradizione). E devo ammettere che non mi aspettavo di essere così positivamente colpita

Il quartiere generale dei due brand non è in una zona hip della città; non è attorniato da glamour, non è scintillante e patinato. Ma me ne sono innamorata. La location infatti è l’Arsenale di Bruxelles, uno dei più bei esempi di recupero di immobili industriali che abbia visto qui in città. Si situa infatti in uno di quegli edifici in mattoni rossi, dal tetto frastagliato, con grandi lucernari e colonne in ferro battuto ormai inverdito. Delizioso, spazioso, arioso, pulito. Ed è in questo contesto che mi è stata presentata la collezione, in parte da Ingrid, la gentilissima PR del brand, ed in parte dal creatore stesso, Tim Van Steenbergen. Due le ispirazioni principali: lo chic urbano, ossia la nuova linea direttrice del brand, e un omaggio sofisticato al personaggio di Serge Gainsbourg, icona della musica francese

Per la linea Chic & The City il comune denominatore è, in ogni caso, la versatilità. Per adattarsi alle esigenze di una donna on the run, che possa esprimere la sua personalità e il suo charme tanto di giorno quanto di notte. Ed è cosi’ che entrano in scena abitini di seta impalpabili, dal taglio sapiente e misurato, classici di giorno e capaci di trasformarsi in arma di seduzione radical-chic la sera

Il cappotto in tweed dal taglio ampio, quasi androgino, molto anni ’80, o il blouson di cuoio nero dall’anima rock, due capi intramontabili dal taglio sofisticato che, quando si incontrano, creano un contrasto di texture e stili fatto per essere amato. O la linea dei capi basic dalla purezza di taglio e vestibilità assolute: un maglione candido dalla tramatura larghissima, dal fit largo e avvolgente, un trench invernale, dei joggins in felpa all’insegna di una comodità che non deve per forza sacrificare l’eleganza. O la giacchetta di pelle a lavorazione matelassé, mio personale coup de coeur

Ma la linea Chic & The City non è fatta solo di colori eterei e stampe basiche; tessuti altamente grafici, come il top dalla stampa urban, o l’abito a scaglie snake print –tendenza che tornerà prepotentemente anche il prossimo inverno-, impreziosito, quest’ultimo, da una lavorazione a base di drappeggi e tagli che rendono l’abito vivo quando indossato. Stampa che si declina, per altro, in un paio di splendidi pyjama pants di seta. O l’abito bordeaux dalla linea classica, reso più aggressivo da tagli vedo-non-vedo nel tessuto ispirati alle opere contemporanee dell’artista italiano Luciano Fontana

Gainsbourg Forever è, invece, una capsule-collection che porta il suo focus su quella che è stata definita la stampa star del prossimo inverno: un photoprint ingrandito dei graffiti presenti sulle mura che racchiudono il cortile della casa di Rue de Verneuil a Parigi, location storica indissolubilmente legata alla figura del cantautore francese che ha amato BB e Jane Birkin. Da portare sul top altamente grafico, o drappeggiata in un abito aggiustato in vita. Magari accompagnata di una classico blazer gessato, riproposto nella collezione, che strizza l’occhio a quelli tanto amati dal poeta.

Pelle, seta, lane pregiate: ai tagli sofisticati si associano materie nobili, che vedranno ancora una volta protagonista come égerie Elettra Wiedmann-Rossellini.

Queste le mie impressioni sulla collezione di Tim Van Steenbergen per Luc.Duchene in vendita il prossimo inverno: un guardaroba da sogno per l’animo artistico e ribelle che non vuole rinunciare a richiami chic più convenzionali

 Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it