È stato merito di figlia e nipote se oggi posso parlarvi di un brand che mi ha letteralmente incantata. Negli anni ’50, Mario Lebole rivoluziona il mondo della moda maschile presentando una nuova linea di fashion bijou sotto il nome di Lebole Gioielli. Sua figlia, Nicoletta, prosegue questa storia di amore per l’arte aprendo, negli anni ’70 una galleria di antiquariato ad Arezzo e una Roma, in via del Babbuino. Nicoletta è una donna assolutamente energica e viaggia moltissimo in tutto il mondo per reperire la merce, conoscere e capire i gusti e le tendenze di altre culture e trasmette tutto questo a sua nipote, Barbara, che oggi la affianca nella ricerca estetica delle forme, del bello nella sua essenza più preziosa.
La curiosità, che spesso decanto come forma di movimento per migliorarsi, qui diventa centro focale della collezione e permette a Lebole Gioielli di sviluppare nuovi progetti e mantenere sempre la mente aperta. In questo modo il brand, con sede operativa ad Arezzo, realizza gioielli decisamente incantevoli di come fa piacere parlarvi oggi.
Fra le tante collezioni che vengono realizzate da Lebole Gioielli ce ne sono due in particolare che mi hanno letteralmente rubato il cuore.
La prima collezione si chiama Volare. Composta da pezzi unici rigorosamente made in Italy, questa linea è realizzata con sete italiane su un’anima di legno e pietre naturali con elementi in ottone galvanizzato. In questa collezione sono state utilizzate forme che richiamano il volo e tutti quei fenomeni ad esso connessi come mongolfiere e nuvole da cui scende la pioggia ma anche figure femminili con gonne gonfiate dal vento. La collezione fa letteralmente sognare e permette di volare con la fantasia dove più si desidera
La seconda linea è la collezione Fujiyama che si compone di orecchini creati con antiche sete di timoni giapponesi spese con un procedimento particolare su un’anima di legno leggerissima. Gli orecchini sono asimmetrici: ad un lobo si porta un ventaglio e all’altro una lanterna. Diventa agli sono sempre stati un simbolo importante della cultura giapponese, sia per segnare momenti culturali diversi, cerimoniali e religiosi, sia come dono per nascite e compleanni. Il punto di attaccatura delle stecche viene considerato una rappresentazione dell’inizio della vita e le stecche i possibili sentieri che la vita può seguire. Rappresenta così nella sua totalità la felicità che si può allargare fino a diventare sempre più grande, proprio come l’estesa apertura del ventaglio stesso. Dall’altro lobo una lanterna, tipica dei giardini giapponesi, punto di passaggio e purificazione dell’anima diventa protagonista di orecchini pezzi unici, uno diverso dall’altro, esclusivamente made in Italy.