Ufficialmente trend in voga per tutte le stagioni, la declinazione sporty chic di qualunque outfit risulta oramai ammessa-concessa-e lodata quasi ovunque. E comunque. Liberando così da spesso insopportabili supplizi la mente di ogni donna. O così qualcuno crede.

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Beh, io sono di quelle in prima fila a difendere la sporty mania che dilaga tra gli scatti di street style, la carta patinata e i front row. Perché si, a me piace, e pure parecchio. Che si parli di un paio di Nike che portano in giro un fantastico Stella McCartney, o una camicia di seta infilata dentro un paio di pantaloni di felpa, a me questa fusione/contaminazione – chiamatela come vi pare- piace. Da matti.

Non è da tutti, lo sappiamo, e forse non è per tutti, ma comunque si è consolidato come trend continuativo, che, stagione dopo stagione, ci fornisce nuovi spunti e nuove declinazioni.

Stella McCartney una delle mie favorite, come sempre: il gusto sporty contamina l’intera collezione, facendosi ora più presente nella scelta dei tessuti, ora negli accostamenti, ora nei dettagli. Comunque raffinatissima, in ogni capo, in ogni scelta. Sempre perfetta.

Thomas Tait, la scoperta di questa stagione, per me almeno. Sportivo e tecnico ma ugualmente raffinato e femminile. Una certa allure maschile arieggia ma la figura non ne esce per nulla sminuita. Qualche pezzo speciale c’è.

Marni: una vaga allure sporty chic si muove tra i capi. I materiali sono ricercati, i modelli editati austeri, ma velati da un gusto sporty che emerge qua e là tra la scelta dei colori e l’effetto tecnico di alcune soluzioni.

Damir Doma, Moncler Gamme rouge e Moncler Grenoble, Bally, con la sua ricetta antifreddo so sporty nella scelta dei capi, delle forme: preziosa si, ma comunque sportiva.

Ashis, bellissima. Collezione ironica e divertente, eccentrica. Il gusto sporty è declinato attraverso tessuti come il denim, ma anche attraverso materiali più nobili come la seta e il cachemire. I dettagli preziosi e frizzanti non mancano: le paillettes fanno da contorno. La palette cromatica è ugualmente irriverente, i pattern editati perfettamente, il risultato assolutamente interessante.

E poi ancora Chalayan, Betsey Johnon – eccessiva e chiassosa nella più coerente delle tradizioni- e Chloé: elegantissima, raffinatissima, ma con degli accenni sporty perfettamente amalgamati.

Il primo punto da spuntare sulla mia wishlist in materia? Trident Camo SW by Diadora.

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(Credits: Tumblr)

Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati