Sempre più spesso alle donne viene chiesto di sviluppare quel lato multitasking che risulta molto famoso ma ancora molto sconosciuto nell’universo maschile. La donna contemporanea ormai non è solo casalinga e madre ma anche lavoratrice a tempo pieno e, nel tempo libero – si fa per dire – coltivatrice dei suoi sogni e dei suoi desideri. Perché è vero, le donne di oggi non vogliono rinunciare a nulla e portare avanti tutti gli aspetti importanti della propria vita al meglio. Scoperta in rete intervista oggi per il magazine Claudia Tessaro, direttrice resort part-time.
Vi sembrerà strano ricoprire una carica così importante con un lavoro che non sia a tempo pieno ma è proprio qui che si racchiude la particolarità e la genialità di questa donna e dell’azienda che le ha permesso di portare avanti la sua sfera personale e lavorativa senza rinunciare alla qualità e alla soddisfazione di entrambe.
Partiamo subito da quello che fa più scandalo, se così vogliamo chiamarlo. Ricoprire appunto il ruolo di direttrice di un resort senza che questo diventi un lavoro full time. Non ti nego che, sicuramente, questo rappresenta il sogno di molte donne ed è per questo che inizio subito con il chiederti com’è nata questa esigenza e come è stata accolta dal tuo datore di lavoro
Nel mio caso la risposta fa ancora piú scandalo della domanda visto che il proprietario stesso mi propose questo tipo di modello. Il Sig. Ladurner ha sempre cercato di far emergere il team e non solo il vertice. Chiaramente un modello cosí poco convenzionale è palpabile all’interno del vigilius mountain resort, dove ciascun responsabile di reparto, anche grazie ad una direttrice ufficialmente poco presente, opera con responsabilità e motivazione. Nel mio caso comunque si trattava sì di un’esigenza, ma soprattutto di una scelta e alla base c’era la mia/nostra ferma convinzione che potesse funzionare
Ulrich Ladurner si può dire che alla persona che ti ha permesso di intraprendere questo percorso part-time fatto di soddisfazioni personali e gioie familiari. Raccontaci di lui e del vostro rapporto, di come un imprenditore di successo si renda conto delle esigenze del suo personale e trasformi le situazioni per renderle più congeniali ai suoi dipendenti.
Ho una grande stima del Sig. Ladurner, lo considero una persona lungimirante ma allo stesso tempo con i piedi per terra. Il nostro rapporto è molto aperto e diretto e si basa sicuramente sull’onestà e la trasparenza. Ho sempre pensato che alcune persone abbiano delle doti empatiche più spiccate che unite a una forte capacità intuitiva, siano in grado di valutare le persone che si trovano davanti e a fare le scelta che “serve”. Ecco indubbiamente lui è tra questi.
Resort eco sostenibile. Si può dire che in Alto Adige ci sia una delle maggiori concentrazioni di edifici struttura che hanno particolarmente a cuore l’ambiente, non solo come principio mentale ma anche come realizzazione fisica e tecnica. Come vede il futuro di questa eco sostenibilità nella nostra penisola italiana?
Penso sia indispensabile confrontarsi attivamente con questo tema e anche qui il Sig. Ladurner fu visionario. Tredici anni fa decise di costruire il primo ClimaHotel in Italia, raggiungibile solo con la funivia e con un design innovativo. Alla base della sua scelta non c’era unicamente una sensibilità nei confronti dell’ambiente ma anche il desiderio di aiutare le persone della montagna di san Vigiliio. In hotel noi riscaldiamo unicamente con cippato di legno che ci procuriamo direttamente dai contadini della zona
Sempre parlando di eco sostenibilità entriamo in merito al design del resort che è curato personalmente. Raccontaci com’è nata l’idea e come pensato di svilupparla per rendere il progetto al meglio.
L’idea nasce dal legame affettivo del Sig. Ladurner con Monte San Vigilio. Quando era bambino per le famiglie della zona di Merano la scampagnata a Monte san Vigiliio era quasi doverosa e durante l’estate le mamme con figli, zie e cugini si rifugiavano in montagna al fresco. Poi come ho detto prima, la sua forte dote intuitiva ha fatto si che, anche contro la sua ratio, intraprese questo sogno di una casa rifugio a 1500 metri.
Donne sinonimo di multitasking. Sempre più spesso questa affermazione risulta vera o perlomeno desiderabile. Quando ti ritrovi in essa e perché?
Mi ci ritrovo appieno con questa definizione ma non la vivo come un peso bensí come una gran dote che sicuramente mi ha facilitata nella mia carriera
Mamma di tre figli. Raccontaci com’è cambiata la tua vita prima e dopo il loro arrivo. Pro e contro di una famiglia numerosa?
La mia vita è cambiata moltissimo all’arrivo del primo figlio. Penso questo succeda a tutte noi, improvvisamente e in modo naturale ci troviamo a dividere e spesso a sottomettere il nostro tempo con quello di un nuovo noi. Questo processo non è piú lo stesso con i due figli successivi, dopo il primo si tratta piú di affinare e perfezionare la vita comune.
In Italia il numero di bambini per famiglia sta scendendo verticalmente. Come pensi che le famiglie moderne possono conciliare il desiderio di più di un figlio con il contesto nel quale si trovano?
Penso veramente che si dovrebbe cercare di essere meno egoisti in questo senso. Mi spiego: si vedono subito le difficoltà ma non il benessere e la gioia di un fratello/sorella per il primo figlio. E’ ovvio che il lato pratico, quello economico e psicologico spaventino, ma come ti dicevo prima il grande impatto è quello del primo figlio.
In cosa pensi che l’Alto Adige si differenzia dalle altre regioni italiane per quanto riguarda l’appoggio verso le famiglie e le necessità che i bambini comportano nel nucleo familiare e nella società?
L’Alto Adige è una provincia dove esistono diversi tipi di assistenza e sostegno economico per le famiglie. Le imprese stesse si sono attivate in tal senso e un caso tra altri è stesso Sig. Ladurner, proprietario anche della Dr.Schär, che ha pianificato nel suo nuovo stabilimento un asilo aziendale. Inoltre esistono cooperative come quella delle Tagesmutter, che con venti anni di esperienza facilitano le mamme lavoratrici nella gestione dei bambini. Il disegno di legge sul lavoro agile contribuisce in senso positivo al riconoscimento della necessità di flessibilità per le donne che lavorano.
Esperienza di viaggio. L’Alto Adige è molto spesso meta indiscussa per relax, attività sportive e benessere. Raccontaci quello che per te rappresenta il concetto di viaggio e l’ideale di vacanza.
Devo ammettere che probabilmente uno dei motivi per cui il mio lavoro è anche un piacere, è determinato dal fatto che il Vigilius Mountain Resort è il mio ideale di vacanza. La mia prima esperienza in questo hotel mi vede ospite e successivamente direttrice. In vacanza personalmente cerco un luogo dove si stacchi dalla quotidianità, si riesca a riposare e a ricaricarsi in un ambiente confortevole e autentico, dove ci si possa far viziare dalla cucina e dalla spa respirando però un carattere familiare e di sincera cordialità. Fondamentale per quanto mi riguarda è sicuramente il contesto paesaggistico, amo la natura incontaminata e poter intraprendere attività all’aria aperta.
Raccontaci la domanda che avresti voluto ricevere la risposta che mi avresti dato.
Cosa rende speciale il tuo lavoro al Vigilius Mountain Resort? La semplicità e la forte personalità della struttura, l’autenticità e la consapevolezza delle persone che ci lavorano, gli ospiti che si sentono parte del vigilius e protagonisti attivi nella struttura.