Milano è una città poliedrica, in continuo movimento. Sempre alla ricerca di qualche cosa di nuovo da proporre a chi la abita quotidianamente ed a chi la attraversa per un breve periodo. Milano è una città sempre alla scoperta ed alla ricerca, con l’abitudine al bello ed al buono. Sempre pronta a nuove sfide, accoglie eccellenze italiane da tutto il territorio ed oggi voglio parlarvi proprio di uno di quei luoghi che, nel capoluogo meneghino, riesce a portare un’offerta ricca e varia, mantenendo un’altissima qualità.

Amanti del vino, e delle cose buone, a me: oggi vi parlo di un incontro che ho vissuto in prima persona e che mi ha davvero emozionato. Tre soci – la ciurma – mi hanno accolta in un negozio speciale che possiede una visione imprenditoriale basata su tre pilastri fondamentali: il commercio al dettaglio inteso come fenomeno culturale, le produzioni enologiche italiane e le tecnologie digitali. Fulcro e luogo di incontro di dialogo sia fisico che virtuale, Il Vinaccio si presenta proprio in questo modo e riesce a trasformare la transazione economica in una diretta conseguenza della gioia della convivialità e dell’eccellenza del servizio.

Il Vinaccio, che apre la sua seconda sede il 22 settembre in Piazza Ambrosoli n.3 (ci vediamo all’inaugurazione?), è un luogo d’incontro ispirato da alcuni valori che mi hanno colpito particolarmente: primo fra tutti l’ascolto del cliente, aspetto fondamentale che si trasforma nell’entrare in contatto con la persona che varca la soglia del negozio, a prescindere dalla motivazione che lo spinge e dal punto di contatto prescelto. A seguire, il rispetto formale delle leggi di una comunità e la coerenza profonda fra il dire ed il fare, fra le parole e gli atti fisici nei confronti delle persone in quanto tali siano essi clienti, fornitori, dipendenti o visitatori. Se perseguito con integrità e gestito responsabilmente, il profitto rappresenta un valore vitale per qualsiasi attività economica e qui, ovviamente, non manca. Un’equa remunerazione di tutti gli attori che compongono la catena del valore, in primo luogo dei produttori, è obiettivo alla base dell’impresa. Ultimo ma non ultimo il divertimento che deve essere sempre presente all’interno di un’attività commerciale: il sorriso, il senso dell’umorismo e la levità non petulante rende le interazioni professionali più gradevoli e profonde. Ovviamente alla base di tutto questo deve esserci un prodotto di qualità e qui infatti parliamo di vino come non avete mai assaporato.

La Ciurma basa la filosofia de Il Vinaccio sulla ricerca costante e su due incontri al mese nella cantina privata di un famoso ristorante milanese – Il Montalcino – con lo scopo di assaggiare i prodotti dei vignaioli che vengono incontrati regolarmente in giro per l’Italia dai tre soci fondatori, condividere le loro storie e approfondire la loro filosofia per decidere poi quali prodotti andranno riempire gli scaffali delle vinerie e del negozio virtuale che da poco è stato lanciato: ilvinaccio.it.

A questo punto non mi resta che suggerirvi di curiosare questo spazio così poliedrico dove il vino la fa da protagonista, e per tutti i lettori del magazine vi lascio un regalo davvero speciale: sul sito ilvinaccio.com potrete fare il vostro primo acquisto con il 10% di sconto utilizzando il codice personalizzato theoldnow valido fino al 15 ottobre!

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