La famosa casa automobilistica statunitense Ford ha deciso di svelare i segreti del clay-modelling, la modellazione dell’argilla applicata al mondo del design delle auto: l’ha fatto, per un giorno, a Milano, grazie all’aiuto di un team di designer europei. Nello specifico, presso la sede di una delle più prestigiose scuole post-graduate di moda e design, la Domus Academy, partner dell’evento. A essere coinvolti, gli studenti del master in Car & Transportation design, impegnati in questo momento dell’anno accademico proprio in un workshop dedicato a questa tecnica.

“La modellazione dell’argilla è il punto di partenza di tutto: mette in relazione la vision dei

designer con la realtà tangibile. È una tecnica – spiega Damien Lottner, uno degli scultori che presso il laboratorio Ford lavorano al clay-modelling – che aggiunge la sfera emozionale e trasforma un’idea in realtà”. Si parte da una massa priva di forma per arrivare, linea dopo linea, alle forme stilistiche che i designer hanno immaginato per l’auto. Un processo che può richiedere anche centinaia di ore di lavoro e che, per essere eseguito, ha bisogno della mano esperta e creativa di qualcuno che abbia conseguito una formazione accademica specifica.

Anche se oggi l’utilizzo di modellazione digitale al computer ha conquistato buona parte dei processi di definizione del design di un’auto, il clay-modelling – tecnica praticata ormai da più di 80 anni, sebbene siano pochi i percorsi formativi specializzati in questo settore – risulta ancora uno degli strumenti più importanti e utilizzati. Grazie ad essa, nel creare
modelli a grandezza naturale, gli scultori dell’argilla si basano sui disegni bidimensionali tratteggiati dai creativi (in questo caso dell’azienda Ford), aggiungendo con pazienza e dedizione non solo la terza dimensione, ma anche l’importante elemento tattile ed emozionale. Gli strumenti di cui ci si avvale sono di dimensioni e forme differenti, simili a raschietti da carpenteria, bisturi chirurgici o cacciaviti da orologiai.

Con il trascorrere degli anni la tecnica del clay-modelling si è evoluto. Oggi, un primo modello grezzo dell’auto viene, infatti, realizzato da un macchinario a partire da un blocco di materiale sintetico. Sulla base di questo, gli artisti applicano uno strato esterno di argilla, che dopo viene riscaldato a 50-60 gradi in appositi forni, per favorirne la lavorazione. Fatto raffreddare, si lavora alla rifinitura dei dettagli. Nella fase finale, si passa alla verniciatura che rende la superficie più omogenea e simile a quella della carrozzeria di un’auto.

Ford-clay (3)

 

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati