Quando me lo hanno detto non ci potevo credere. Quando poi ho avuto l’invito fra le mani, verde brillante, ho iniziato a realizzare e, saltellando di felicità, mi sono preparata per l’evento: la prima, primissima, sfilata di Fay, uno show unico nel suo genere, nuovo ed inatteso
Appena arrivata nella splendida cornice del Palazzo Gallarati Scotti, in via Manzoni 30, l’energia si poteva respirare, stava assumendo una forma quasi palpabile. Curiosità a mille ed una location pronta ad accoglierci con i suoi affreschi. Sono arrivati gli addetti ai lavori e gli invitati. Le modelle erano già dentro, sotto i ferri di parrucchieri e makeup artist che le stavano trasformando. Sono entrata, con il passo di chi, in punta di piedi, si affaccia a curiosare e mette il naso in qualcosa di nuovo, sconosciuto. Non che Fay sia un marchio non noto, anzi, ma la sfilata è sempre un evento particolare durante il quale: il brand, gli artisti che stanno dietro alle idee che prendono forma su abiti ed accessori e gli spettatori, si fondono insieme, creando sinergia
Ero pronta. Loro anche. Ci hanno fatti entrare
Installazioni luminose, tavolini e sedie da bar parigini ci hanno accolto all’interno delle sale. I soffitti affrescati e gli enormi lampadari hanno ricoperto poi il loro ruolo di sublime cornice all’evento. Sul tavolo pasticcini e dei meravigliosi libricini rilegati che contenevano i disegni di alcuni outfit, con tanto di applicazione del campione di materiale utilizzato per la realizzazione
E poi magicamente, iniziò la sfilata, firmata da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, che propongono una donna giovane e sofisticata, a metà fra eleganza e modernità. La nuova collezione primavera estate 2013 si ispira alle atmosfere eleganti e ricercate degli atelier ma il tutto viene rivisitato, ripensato e modernizzato. A partire dal logo stesso della maison che viene declinato e ricamato con forme e colori nuovi
Stile e buongusto non mancano certo a Fay, che non perde questa occasione per ricordarci quanto l’equilibrio tra eleganza e funzionalità sia importante e rappresenti un elemento distintivo del brand stesso. Forme e volumi sono attuali, grazie a quel tocco raffinato che reinterpreta il patrimonio creativo del marchio. Le linee maschili ed il notissimo gancio non vengono certo accantonati ma anzi, esaltati in accostamento a nuove forme
La sfilata si è svolta rapida, le modelle si sentivano a loro agio negli outfit creati ed hanno affrontato con dinamismo la “passerella” fra i tavolini. Coinvolgente, fra la musica di sottofondo, le luci, le installazioni luminose che hanno continuato a ripetersi sulle pareti ed i dettagli, che sugli abiti facevano capolino. Qualità sartoriale sempre presente, che si affianca alla ricerca del dettaglio per dare brio, per rendere l’indossato un capo da vivere, nella quotidianità. Fay propone così un total look che gioca con i materiali, i dettagli e le grafiche. I capi iconici, reinventati per l’occasione, si affiancano a sahariane e cappottini sfilati e leggeri. Giacche e gonne corte strizzano l’occhio alle appassionate di tennis, che possono ritrovarsi nei minidress ispirati a questo sport
Su tutto una spolverata di richiamo agli anni ’60 ed il virtuosismo stilistico che ha fatto di Fay un marchio da vivere