Essere genitore è difficile.
È svolgere un compito delicato per il quale nessuno ti ha fornito le istruzioni. È come salire su una montagna russa no stop dove emozioni, stanchezza, amore, sonno ed irrazionalità si alternano in maniera randomica. È una magia, un connubio che è difficile da spiegare a parole a chi non lo ha mai provato. È dedizione totale verso un’altra persona che si impossessa del tuo cuore e ti fa cose incredibili. È scoprire dei lati della tua dolce metà che te la farà amare ancora di più.
È complesso.
Perché ti trovi in questa nuova dimensione praticamente dal niente. In gravidanza leggi, ti documenti e parli con persone che ci sono già passate ma nulla sarà esattamente come l’avevi immaginato, ci sarà sicuramente qualcosa di imprevedibile che ti coglierà di sorpresa e, senza dubbio, la tua storia non ricalcherà perfettamente quelle già ascoltate.
Essere genitori è l’avventura più meravigliosa della vita.
Perché non si esaurisce in un momento, in una fase. È un continuo mutamento, come le onde del mare che, senza sosta, solcano la battigia e lo fanno con una cadenza sempre millimetricamente diversa ma apparentemente identica. È una magia, pura e semplice, inspiegabile razionalmente, rivoluzionaria emotivamente. È la natura che possiede un potere incredibile che si manifesta in piccoli gesti, odori e suoni, quelli che ti caratterizzano come essere umano e che sanciscono il legale speciale fra genitore e figlio.
Essere genitori è un dono, una sfida, un momento di crescita costante che si rinnova nel tempo.
È crescere insieme, imparare nuovamente tutto mano nella mano, è gioco e impegno, lavoro e svago. È un’avventura da intraprendere con lo zaino in spalla, tanta volontà e pazienza. Come nei migliori viaggi la meta ripaga di tutto lo sforzo profuso per arrivarci ma l’importante è anche non perdere le singole tappe e tragitti perché tutto renderà speciale questa avventura di vita.