ndr.
questo post è stato scritto prima del parto e programmato per essere online prima della nascita prevista per il 7.1.16, ma con i gemelli, si sa, tutto è imprevedibile
La verità, tutta la verità e nient’altro che la verità è che lo abbiamo saputo fra il sesto e il settimo mese ma abbiamo voluto gustare questa notizia in forma privata, insieme solo alle persone che ci sono più vicine e che, insieme a noi, hanno gioito e si sono commosse per la notizia. I due cuori nel mio corpo, quelli che battono all’unisono e mi fanno emozionare ogni volta che li sento sono di due bimbe: due femmine pronte a conquistare il mondo con i loro sorrisi, la loro dolcezza ed il loro carattere unico. Abbiamo scelto anche i nomi: italiani, corti e con la stessa iniziale. Ma anche questo per un po’ lo terremo per noi.
Quel che invece ho desiderio di raccontarvi è l’emozione e la sensazione di quel miscuglio di paura e desiderio, di felicità e di timore che ho provato quando l’ho saputo. Come se il fatto di essere femmine abbia sancito ancora di più, scrivendolo silenziosamente sulla sabbia, quanta responsabilità abbia nel loro processo di crescita “da questo lato del mondo”.
La voglia di conoscerle è infinita. La voglia di difenderle lo è ancora di più. È come se fossi percorsa da un desiderio costituito da due componenti: da una parte mi piacerebbe vedessero, e facessero loro, quello che di più positivo possiedo, dall’altro vorrei che vedessero i miei errori e le mie debolezze e facessero in modo di non portarle nella loro vita, ma di lasciarle fuori.
È strano come la mente umana inneschi dei meccanismi che sono al di fuori del controllo razionale. Forse l’istinto materno, quello di cui si parla molto ma del quale sappiamo forse troppo poco. Probabilmente è la natura, pura e viscerale, che sta dentro di noi che ad un certo punto decide di palesarsi e di uscire allo scoperto e di fare di noi delle persone nuove, diverse, migliori. È come se fino a che non ho scoperto il sesso sentissi dentro di me due esseri nuovi che si stavano formando, che amavo già e sentivo miei ma con i quali non avevo la percezione di avere un rapporto. Dopo la notizia della dottoressa è come se un interruttore invisibile fosse scattato nella mia testa e ci avesse incredibilmente avvicinate, tutte e tre. Sono sicura che saranno due bimbe favolose e questa certezza non me la dà solo il fatto che saranno amate in maniera sconfinata, ma anche e soprattutto perché, già ora, solo alla notizia di loro, è scattata dentro di me la voglia di essere una donna migliore, una donna che possa essere esempio ed appoggio per loro, per sempre.