Abbandonati i panni di lifestyle blogger a cui spesso sono abituata, mi sono calata in una serata davvero speciale, ospite nel ristorante Dim Sum (via Nino Bixio n. 29, Milano), a me nuovo fino al momento in cui ne ho varcata la soglia. Ad accogliermi c’era un locale di design, un personale cortese e preciso ed alcuni dei più stimati food blogger della websfera, che hanno condiviso con me la scoperta di questo ristorante delicato e di ottima qualità conversando di design da cucina e complementi d’uso per tavole preziose
Tutto ha iniziato nella cucina a vista, firmata Marrone dove i piatti hanno preso piano piano forma, letteralmente sotto i nostri occhi. Ci è stata presentata l’importanza dei piani cottura, degli spazi ben dosati e della praticità degli scomparti che, in una cucina casalinga come la nostra od in una ampia e ben organizzata come quella che avevamo dinanzi a noi, sono elementi fondamentali. Lo sa bene chi deve scegliere l’ambiente di casa dove trascorrere ore a preparare manicaretti o semplicemente cucinare per la famiglia. E qui, più che mai, si denota l’importanza di uno studio approfondito non solo della scelta del materiale più idoneo ma anche, e sopratutto, dello spazio che deve intercorrere fra un elemento e l’altro, divenendo davvero su misura a 360 gradi
Come di consueto l’attenzione si è poi spostata sulla tavola, dove ad attenderci, oltre ai piatti deliziosi appena sfornati, c’erano le linee Stella e Marchesi firmate Villeroy & Boch, le posate Stiletto, le bacchette in acciaio firmate Broggi 1818. Le innovative bacchette d’acciaio Branch di Broggi 1818 fanno parte di una collezione originale che da vita ad un nuovo rapporto tra occidente e oriente. Il progetto Branch nasce infatti dall’idea di preservare l’ambiente, presentando, attraverso la re-interpretazione delle bacchette orientali, una nuova posata che si ripropone con un materiale che permette il riutilizzo, abbandonando il tradizionale legno o bamboo, prodotto altrimenti in miliardi di pezzi usa e getta.
I Dim Sum sono tradizionali piattini di carne, pesce, verdura e uova, ma anche zuppe e piccoli dolci, cotti a vapore o fritti e serviti con il tè, tanto che l’intera esperienza del pasto viene chiamata Yum Cha (letteralmente bere il tè).
Ravioli, involtini, roll, saccottini e polpette, tradotti anche come “piccoli bocconcini che toccano il cuore”, sono originari delle campagne di Canton, dove venivano consumati come colazione rinvigorente dopo la mattina trascorsa al lavoro nei campi, o dalle persone anziane dopo gli esercizi di tai chi all’alba, magari leggendo il giornale. I ristoranti specializzati hanno poi cominciato a servirli fino al tardo pomeriggio, e ad Hong Kong oggi sono diventati una vera moda, esportata poi nei più fashionable dim sum bar & restaurant che hanno aperto nelle capitali che fanno tendenza.
Concludiamo in bellezza quindi, ringraziando chi mi ha permesso di vivere una serata decisamente incantevole e differente dal solito, degustando le squisitezze che vi mostro di seguito: Ravioli di gambero, cernia e zenzero, chianina. Polpettina di gambero ed involtini primavera con verdure. Riso saltato con verdure e pasta kataifi sbriciolata. Pollo saltato con verdure e funghi
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