Sabato 21 luglio mi sono svegliata alle 7 circa, ho tirato su la tapparella e.. DILUVIAVA. Non pioggerellina, non pioggia: secchiate di acqua. Tuoni in sottofondo e pioggia battente.
E io che ho iniziato a dirmi: “ok Laura respira, hai comprato un ombrello di Kate Spade super figo, oggi lo userai e sarà bellissimo”
Colazione con Gaia e Giada e alle 8.45 suona puntuale come un orologio svizzero Roberta, la mia makeup artist speciale. Ci conosciamo da anni, siamo anche andate a Singapore insieme per lavoro. Lei è brava, io calma e con una pelle idratata secondo le istruzioni e zac: in meno di un’ora sono la versione più figa di me stessa!
Appena finito il makeup sbircio il bouquet appena consegnato: è esattamente come lo sognavo. Ulivo, peonie (a luglio!!) e rose profumatissime “che non sembrano rose”. Adoro! Francesca, la ragazza meravigliosa alla quale ho affidato parte dell’organizzazione e i fiori, è stata bravissima! Vorrei piangere di felicità ma non c’è tempo perché nel frattempo direttamente dal mio salone del cuore Luciano Colombo, è arrivata Cinzia, pronta per affrontare il tema capelli.
Ok: trucco (grazie Roberta Scagnolari!) e capelli fatti (grazie Luciano Colombo!).
Intanto al citofono ha suonato Alessandro che è venuto a prendere Gaia e Giada: direzione Palazzo Reale.
Bimbe uscite: è arrivato il momento dell’abito. Sul vestito non ho mai avuto dubbi. Lo volevo bianco, leggero ma lungo fino ai piedi, con la manica a tre quarti e il pizzo sul corpetto. È stato amore al primo “indosso” con una creazione inglese scoperta per caso una mattina insieme alla mia testimone Raffaella. È stata commozione immediata e quella sensazione di essere felici avvolti da un abito.
Dopo l’indosso dell’abito, l’emozione, la serenità del “ok si chiude ed è perfetto” arriva il momento di uscire da casa. E sì, piove!! Ma non importa, sono troppo felice ed emozionata e per l’occasione sfodero un binomio irresistibile: sorriso e ombrello nuovo di pacca di Kate Spade che recita Love is in the Air, che diventa subito l’alleato ideale.
Piove, ma non importa, salgo in taxi con mio papà, direzione piazza Duomo. Si va!!
E mentre nel tragitto mi godo una Milano quasi deserta, la pioggia incredibilmente diminuisce e sorpresa: arrivo in piazza Diaz e non piove più! Sembra una magia. Ma non ho quasi tempo di realizzare perché lì, nell’angolo esatto dove ci siamo dati appuntamento io e lui, vedo Alessandro. Siamo solo noi, prima di tutto e tutti ed è felicità, amore, farfalle nello stomaco. Tutto.
Quando si dice che gli amici sono sempre al punto giusto al momento giusto sbucano da un taxi Cristina e Massimo che ci accompagnano nel ventre di Palazzo Reale dove tutti gli ospiti ci attendono. Siamo puntuali, non piove più e Milano mi sembra ancora più bella. Giriamo l’angolo per lasciarci piazza Duomo da scoprire dopo la cerimonia e entriamo nel palazzo dall’entrata più riservata fra le risate e la felicità.
E’ un susseguirsi di baci e saluti, di emozione e di volti che prendono forma. Tutti i nostri amici più cari sono qui.
Li abbandoniamo solo un attimo per firmare i documenti preliminari insieme ai nostri testimoni e alle 13.00 si entra nella Sala degli Specchi di Palazzo Reale: tutti seduti, che la cerimonia abbia inizio!
Gli amici. Pezzi di cuore. I testimoni e le loro firme. I testimoni e le loro parole così uniche e speciali, così nostre.
E poi si esce, niente riso per noi, solo coriandoli colorati. Allegria e felicità
È fatta ❤️
Siamo noi due e tutto il nostro cuore. Due fedi e un amore speciale.
Taxiiiiiii ????
Dopo le foto di rito in piazza Duomo è l’ora di raggiungere i nostri amici ai Chiostri di San Barnaba dove abbiamo scelto di vivere il ricevimento. Ad attenderci un’organizzazione perfetta, musica dal vivo, un sole incredibile e tanto affetto. Cosa desiderare di più?
È ora di fare festa, brindare, mangiare, godersi la giornata.
Da quando abbiamo scelto di sposarci, ci siamo sempre ripetuti che avremmo desiderato tanto una festa, un momento di condivisione sincero e senza filtri, una serie infinita di abbracci e risate, di parole di affetto e spensieratezza. Ed è stato tutto esattamente così. Ogni cosa al suo posto, dalle bomboniere ai fiori, dalla musica dal vivo al sole che è comparso e ci ha accompagnato per tutta la giornata.
E dopo un pranzo seduti in una sala affrescata, che più Milano di così non si poteva usciamo nei chiostri del settecento. C’è il sole, non piove più da diverse ore, la temperatura pur essendo fine luglio è perfetta e la torta ci attende. Nude, con all’interno il pistacchio e l’ulivo a chiudere il cerchio. Le nostre iniziali sopra e l’emozione che cercavamo li davanti ai nostri occhi: negli amici e nei parenti, nelle persone che ci conoscono da quando eravamo piccolissimi e quelle che abbiamo scoperto strada facendo e che ci accompagneranno per sempre.
La perfezione non esiste ma se esistesse sarebbe ora, subito e qui. Perché non c’è niente di più perfetto del profumo delle rose che non sembrano rose, dei sorrisi e delle risate sincere e senza filtro, delle nostre piccole Giada e Gaia che sono qui con noi e celebrano il nostro amore a ogni respiro. E’ qui con le persone che abbiamo trovato nella nostra vita quando siamo nati e quelle che abbiamo scelto passo dopo passo. Siamo noi e questa Milano, che quando avevo 18 anni era un puntino sulla cartina geografica, ora è vita, pura e semplice. E’ l’amore, quello che non chiede niente, che non aspetta che tu sia pronto. Quello che ti mette davanti a una ecografia con due cuori piccolissimi che battono e tu sai che è un dono. La perfezione siamo noi in questo momento, all’apice della felicità, in un turbinio di emozioni, con le nostre bimbe al nostro fianco.
Per tutto il resto, un GRAZIE immenso, e che la serenità e l’amore di questa giornata non ci lasci mai.
Foto credits Senia Ferrante | tutti i diritti sono riservati
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