E’ una grande verità l’affermazione secondo la quale non apprezziamo mai abbastanza ciò che abbiamo vicino, sempre tesi ad afferrare quello che la distanza, ingannevole distanza, ci fa vedere ammantato di una luce più pura e brillante, e questo vale per un amico, per il partner, per una casa o… per un luogo, come nel caso della nostra storia.

Di fronte alle coste che vanno dal basso Veneto giù giù fino alla Puglia si estende una terra vicinissima a noi, bellissima, ricca di storia e di ferite, di bellezza e cicatrici, di tramonti laceranti sul mare e di foreste impenetrabili, una terra che ad alcuni fa storcere un pò il nasino da snob quando dici “sai, quest’anno vado in vacanza in Croazia”, ma che in certi tratti di mare ha i colori e i profumi delle spiagge più belle che abbiamo da noi.

Un grande fotografo croato, David Rostuhar, in collaborazione con National Geographic, ha impiegato sette anni per rendere omaggio alla propria terra, realizzando una mostra fotografica, Croatia from Above/Croazia dall’Alto, che è rimasta esposta a Milano, in Corso Garibaldi, dal 17 giugno al 1 luglio, nell’ambito degli eventi “EXPO in città”; tutte fotografie scattate da un elicottero, durante tutte le stagioni, a inquadrare bellezze già note e altre nascoste, il tutto da una prospettiva inusuale.

A corollario dell’esposizione, l’Ente del Turismo della Croazia ha organizzato e presentato una degustazione food&wine della regione Istria, all’interno della Croazia una delle mete più battute da noi italiani, per comodità logistica e affinità linguistica.

Lo chef Corrado del ristorante Puntulina di Rovigno, che tra l’altro parla italiano come molti istriani e fa anche battute in dialetto veneto, si è dunque preso cura di noi fortunati, deliziandoci con sapori sorprendentemente vicini alla nostra cucina, con qualche riuscitissima escursione nell’azzardo.

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Ad una entrèe di tartare di tonno dalmata, carpaccio di branzino e stupende tagliatelle di calamaro ha fatto seguito un perfetto ed eseguito con ogni crisma risotto con capesante, canestrelli e gamberi, morbido, cremoso e con il giusto equilibrio di sapori, e detto da uno che non ama particolarmente il connubio risotto/pesce!

Ma è con il secondo che siamo entrati nell’azzardo: avete mai assaggiato un branzino al tartufo nero istriano? Nemmeno io, e vi dirò di più, ammetto candidamente che non sapevo della vocazione di questo territorio per questo profumatissimo dono della terra, convinto, con patriottica cecità, che l’Italia fosse la sola depositaria di cotanta fortuna (comunque se non si fosse capito branzino e tartufo nero stanno insieme benissimo).

Ad accompagnare le pietanze, Malvasia e Merlot provenienti dai vigneti del ristorante, perfetti compagni di viaggio in questa escursione dentro sapori mediterranei declinati all’istriana.

Una nota personale: io, in Croazia, ci sono stato due volte in vacanza e conto di tornarci, pertanto posso parlare per esperienza diretta. Il mare è stupendo, il cibo è ottimo, c’è vita notturna e c’è anche tanto relax, i paesaggi possono variare da una curva all’altra, e vi assicuro che certe immagini, poi, te le porti dentro.

Enjoy!

 

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Articolo scritto e redatto da Lorenzo Volpi | Tutti i diritti sono riservati