Un kayak, una pagaia e due braccia ben allenate è tutto ciò di cui avete bisogno per scoprire la costa più selvaggia della Spagna. Sorella minore delle più conosciute coste andaluse e basche, la “costa Brava” (in italiano, appunto, selvaggia) situata tra Barcellona e il confine francese è una piccola perla di natura tutta da scoprire.
Gli scorci migliori li offre ovviamente la vista dal mare quando, pagaiando tra coste rocciose che cadono a picco nel mare, si incontrano solitarie calette sabbiose e bianche casette di pescatori che sembrano appartenere ad un altra epoca. Per i meno sportivi e temerari, che non si sentono ancora pronti all’avventura via mare su un traballante kayak, il “camí de ronda” (passeggiata lungo-mare) vi permetterà di scoprire borghi e spiagge dall’alto della costa, camminando tra il verde e i profumi della macchia mediterranea.
La costa Brava però non è solo natura ma anche arte e cultura.
Gli amanti del modernismo (dopo una visita alla Barcellona di Gaudì, con le sue celebri case e la splendida Sagrada Familia) resteranno incantati scoprendo Cadaqués (residenza estiva di Dalì) e visitando i giardini botanici di Lloret de Mar e Blanes che racchiudono in una raffinata cornice la delicatezza e la semplicità di questa terra selvatica. I più romantici, passeggiando per Tossa de Mar in una sera d’estate, si innamoreranno delle rovine del suo castello a strapiombo sul mare che celano in sè il lato “caliente” e romantico degli spagnoli. E se con tutto questo camminare vi dovesse venire fame non faticherete ad incontrare qualche bar o ristorante dove rifocillarvi con pesce fresco, sangria, pa amb tomàquet e un bicchiere di cava (predecessore locale dello champagne).
Ora non vi resta che acquistare un kayak, o un volo direzione Barcellona e partire alla scoperta della terra degli aranci in fiore.
Articolo scritto e redatto da Valentina Grossetto | Tutti i diritti sono riservati