Rosso, blu, viola, verde petrolio, sono i colori brillanti e intensi a dominare nella collezione Autunno Inverno 2014/2015 di CO TE, marchio fondato da Francesco Ferrari e Tommaso Anfossi, già citati da Vogue Talents tra i 160 designer emergenti, partecipanti a Who Is On Next, concorso organizzato da Vogue e AltaRoma, e protagonisti di numerose prestigiose collaborazioni.
Un caleidoscopio di stampe rubate al mondo animalier e a quello botanico, che si uniscono a ricami e lavorazioni che esaltano gli accostamenti cromatici e materici. E’ questa l’essenza di Couleur-à-porter, la collezione invernale del marchio che celebra la donna cosmopolita fondendo femminilità, dettagli rubati allo sportswear e linee geometriche.
In una contemporaneità sempre più frenetica e una quotidianità scandita dalla velocità dei rapporti social, la donna CO TE non vuole rinunciare a capi dall’anima sartoriale, che coniughino comodità e praticità a eleganza e raffinatezza. Uno stile sporty chic, ultimamente tanto ricercato e apprezzato sulle passerelle di tutto il mondo, fatto di tessuti hi-tech, come il neoprene, e lavorazioni inedite rendono inconfondibile e unico ogni abito firmato CO TE.
Cappotti dalle linee piene e bomber, segno distintivo del brand, realizzati in faux fur e declinati in un motivo jacquard effetto maculato, basket shorts in ecopelle dalle forme morbide e fluide, weekend pants dal taglio a sigaretta, mini abiti da giorno che scelgono le linee rigorose di una camicia, polo impreziosite da dettagli plexi, lunghi abiti bicolor plissettati, gonne in jersey spalmato effetto pelle, maglie over e bluse.
Il rosso è ovunque in tutta la collezione diventando comprimario della stampa “Snowflake” e colorando total look e accessori come la “Boxy Bag”, it bag del marchio che sceglie la vernice rossa e il cocco nero per completare in modo forte e deciso ogni outfit. E per la sera è il ricamo a rubare la scena declinato nel bianco ottico e verde petrolio per gonne e maglieria e abbinato allo jacquard lurex.
Articolo scritto e redatto da Federica Tadini | Tutti i diritti sono riservati