Il weekend è ormai un ricordo, ma questo lunedì lo inizio con uno spirito differente, direi quasi cioccolatoso!
Ebbene si, perchè dopo due giorni a La Thuile per l’evento ChocolaThuile non potrebbe essere altrimenti!
I Maya la definivano la “bevanda degli dei”, Guy de Maupassant scriveva “non riuscivo a separare la bocca dai bordi deliziosi della sua tazza, una cioccolata da morire, morbida, vellutata, profumata, inebriante”, Mozart Manzoni Mazzini, D’Annunzio e Dalì avevano una passione sfrenata per la cioccolata, per gli studiosi della Boston University e dell’Harvard University il cioccolato allunga addirittura la vita!
La Thuile, che dal 2009 ha ricevuto il riconoscimento di “Città del Cioccolato”, durante questo weekend appena concluso, ha promosso un grande evento goloso di cui vi ho dato qualche anticipazione nei giorni scorsi: il ChocolaThuile 2011 ed ha voluto celebrare la magia di questo impareggiabile alimento
due giorni di scoperta, degustazione, cultura, arte, creatività, una mostra mercato per cultori della materia, per curiosi, o semplicemente per persone che vogliono saperne di più
un viaggio gusto, intrigante e coinvolgente nel cioccolato, organizzato dal coume di La Thuile in collaborazione con Consorzio Operatori Turistici, Office du Turisme, Confederazione nazionale Artigianato, ICAM cioccolato, CIOCCHinBO e la pasticceria Chocolat di La Thuile, della quale avremo occasione di parlare fra qualche giorno!
Davvero uno splendido weekend immersa nel verde e nel profumo inebriante del cioccolato in tutte le sue declinazioni, per il quale devo ringraziare anche il fantastico team con cui ho avuto il piacere di trascorrere questi due giorni golosi: Federico Menetto, Rosanna Coquetti, Davide Oltolini, Carlo Vischi, Stefano Collomb ed il vice sindaco di la Thuile
un doveroso e sentitissimo ringraziamento ai proprietari dello Chalet Eden che mi ha ospitato ed al loro interessante chef Fabio Cova Caiazzo, che ci ha deliziato con le sue cene
non puoi pubblicare una cosa del genere *-* ho l’ acquolina in bocca! e poi che bravura: le tazzine sono splendide 🙂