Proprio nel bel mezzo del quartiere design di Bruxelles, a pochi passi dalla Bourse, si trova una graziosa boutique. Pochi gradini di un’entrata che fa tanto Bruxelles di una casa che fa tanto Bruxelles vi separano da un mondo sobrio e leggero. Quello di Annemie Verbeke

 

Annemie Verbeke ha studiato arti grafiche presso l’ex Istituto Superiore Sint-Lucas di Gand e dell’Accademia di Belle Arti di Gent. Nel 1986 ha lanciato la sua prima collezione, e il successo di critica e pubblico le ha permesso di occupare il posto di consigliere per la Federazione Belga del Tricot per diversi anni.
Neppure le ragioni familiari che nel 1989 la obbligarono ad uno stop forzato per motivi familiari hanno influito negativamente sulla sua creatività. Al suo ritorno ha infatti iniziato una doppia avventura: lavoro alacre nel dietro le quinte per diverse case di moda, e l’insegnamento presso il dipartimento di moda di La Cambre a Bruxelles.
Addentrandosi nel retro del negozio al 64 di rue Antoine-Dansaert, un grande specchio inganna l’occhio nel vedere viste infinite. Quello di Annemie è un mondo molto femminile, fatto di gonne e abiti in tagli sobri e puri, dominati da toni freddi. Dal maglione alla giacca attraverso il cappotto, ogni collezione ha un tema in funzione di un dettaglio, che fa da protagonista in un gioco di ripetizione

 

Le collezioni della stilista belga sono note soprattutto per la scelta dei materiali e il dettaglio e la cura dei tagli, combinati accuratamente per creare degli ensemble di pregio.
La collezione Autunno-Inverno 2012-13 ha un titolo evocativo: ‘DESIRE of a sensual simplicity’, o ‘Desiderio di una semplicità sensuale’. Tessuti come il velluto e il georgette si giocano il ruolo di punta in una lotta impari con la maglieria, il vero punto di forza del brand. Come altrettanto tipici sono i top vagamente avvolgenti, autori di una sensualità sommessa che si adatta perfettamente alle gonne a tubo ed ai tessuti degli abiti. Una particolare attenzione viene effettuata su forme bellissime per abiti e gonne con dettagli sorprendenti, quasi nascosti.
Annemie Verbeke dice di aver ascoltato il ritmo delle sostanze, dei materiali che ha utilizzato nella fase creativa; dice di essersi limitata a seguirne la naturale espressione.
E in effetti, si tratta di una collezione che ti fa desiderare l’inverno.

 Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it

A proposito dell'autore

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