Incastonata ai piedi del massiccio del Gran paradiso, Cogne offre bellezze naturali che si estendono verso le vette innevate, i pascoli e i corsi limpidi dei torrenti. Una natura poetica e allo stesso tempo selvaggia. Rocce, canali di neve, cascate di ghiaccio, ardite cime, rifugi e bivacchi con rivestimenti di scandole di legno, stambecchi, gipeti, camosci, cervi, caprioli, aquile che volteggiano maestose, gracchi, lupi, linci  L’ampio fondo valle e i tanti valloni secondari sono percorribili in tutte le stagioni. Il  paese montano è circondato dai Prati di Sant’Orso, finestra naturale sul Gran Paradiso, riconosciuti come una tra le meraviglie del mondo. Qui, tra queste montagne fiabesche è stato costruito l’Hotel Bellevue, Relais & Chateaux, Locale Storico d’Italia.

Enclave di pace, serenità, riservatezza, il Bellevue è un vero rifugio per l’anima. Antica dimora di montagna del 1925, voluta da Paola Jeantet e Piero Roullet, nonostante le molteplici ristrutturazioni e innovazioni apportate, ha saputo conservare la sua magia e il suo antico spirito. Una casa in cui nel 1930 e 1931 hanno soggiornato Sua Maestà Albert I di Belgio con la figlia Maria José e Umberto I, Re d’Italia.

“I soffitti con travi a vista e i tanti dettagli- mi racconta  Laura Roullet, Maître de Maison dell’albergo- narrano agli ospiti la storia di questa casa.  L’atmosfera è pensata per creare emozione e memoria. Gli arredi sono tutti pezzi unici e originali della tradizione alpina valdostana, provenienti dall’area dell’antico Regno di Savoia: letti da pastore, boiserie, cassapanche e cofani da matrimonio, ex voto, ritratti di personaggi, antiche culle. Una grandiosa collezione di quadri che risalgono alla fine dell’800 e che hanno come fil rouge scene o scorci di paesaggio della vita di Cogne. La novità di quest’anno è una nuova suite panoramica, Il Nido degli Angeli: 80 metri quadrati con vetrate panoramiche a 180 gradi sul Gran Paradiso e sui prati di Sant’Orso, un caminetto ad acqua e una vasca che esce all’esterno a sbalzo, un letto a baldacchino del ‘600 proveniente dal castello di Verzuolo a Cuneo”. 

Tra tipicità e gourmet, la ristorazione si realizza principalmente nei tre ristoranti del Bellevue: Le Petit Restaurant (una stella Michelin), il Bar à Fromage, restaurant de montagne e La Brasserie du Bon Bec. La cucina segue il ritmo delle stagioni, si serve di prodotti freschissimi cucinati al momento.

Le Petit Restaurant è un piccolo ristorante con soli quattro tavoli: uno del 1600 con antichi piatti in legno, uno del 1700, piatti e bicchieri in peltro, uno del 1800 con ceramiche e un tavolo del 1900 con porcellane di Limoges e bicchieri di Murano. Un percorso alla scoperta delle piccole cose semplici: quelle che portano a pensare bene, amare bene, dormire bene, sorridere ed essere felici. Sulle pareti, tele di Bazzaro e Giani. Le luci sono basse e soffuse. La cucina dello chef Fabio Iacovone  incanta e stupisce con i suoi percorsi di degustazione curiosi tra tradizione e innovazione: Crema di Topinambou dolce e delicata, tagliata di cervo, polenta gratinata al Brie de Meaux e tartufo nero, émincé de veau sauce carbonade. L’uovo di re Vittorio, la zuppetta di frutti di bosco.

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Le Petit Restaurant

La carta dei vini curati da Alessandro Moglia ha circa 1200 etichette, tra le quali il Breg di Gravner e il Nouance di Ottin. Viene data particolare attenzione ai vini naturali, biodinamici, biologici che non utilizzano solfiti, né altri trattamenti, né in vigna né in cantina. Sono vini non filtrati e generalmente con macerazioni sulle bucce molto lunghe.

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Sì, come scriveva Goethe, la vita è troppo breve per bere vini mediocri. Nel 2014, gli esperti, Andrew Jefford della rivista Decanter, Elin McCoy del Bloomberg News, Tom Stevenson, autore della Sotheby’s Wine Encyclopedia e Gerard Basset, uno dei più affermati sommelier a livello mondiale, hanno assegnato tre stelle alla carta dei vini del Bellevue nel The World of Fine Wine. In Italia solo le carte di sette ristoranti hanno ricevuto questo riconoscimento.

I piatti tradizionali dell’alta montagna si scoprono al Bar à Fromage, restaurant de montagne, un’antica casera d’alpeggio riscaldata dal grande camino attorno al quale si preparano fondute e raclette di capra, la Favô, con pasta, fontina, pane nero abbrustolito nel burro, salsiccia, pancetta e gustosissime fave. La cottura è lenta e a bassa temperatura.

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Bar à Fromage, restaurant de montagne.

La Brasserie du Bon Bec, sulla piazza del paese, è un ambiente semplice, caldo, in cui degustare i piatti conviviali della tradizione popolare delle Alpi Occidentali: grigliate, fondute, pierrade cotte direttamente sulla pietra, polenta, zuppa di castagne.

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La Brasserie du Bon Bec, Rue Bourgeois, 72.

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Il Bellevue è indubbiamente un gioiello racchiuso in uno scrigno di natura magica e incantata.

Affacciata direttamente sul Monte Bianco, la spa del Bellevue è la migliore in Europa. Numerosi i trattamenti e i percorsi benessere in un ambiente scavato nella roccia finemente rifinito con differenti tipi di legno: cascate, pietre, cristalli, fieno, agrumi e sale marino, bio-sauna agli agrumi, bio-sauna al fieno, sauna a raggi infrarossi, sauna finlandese, bio-sauna alla camomilla, bagno di vapore e sudario romano.

Nelle Sorgenti del Gran Paradiso, la bellezza delle montagne e della cultura alpina si unisce con il piacere di immergersi nelle calde acque sorgive. Laura mi consiglia un impacco decontratturante all’argilla rossa, maturata nella acqua termale di Sant’Orso, la cui sorgente si trova a 450 metri di profondità, con un massaggio profondo all’olio di mandorle dolci dell’Officina Profumo Santa Maria Novella  o un trattamento romantico, il Bagno di Cleopatra: immersione in acqua, latte e miele, all’interno di un antico chalet valdostano del 1717, riportato all’interno della spa, seguito da un massaggio antistress.

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Il bagno di Cleopatra

E’ sera. Le note di due pianoforti, un Bechstein del 1929 a mezza coda e lo storico piano verticale del pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli, si diffondono tra gli ambienti del Bellevue. Pace e serenità mi cullano con la neve che lentamente vedo scendere dalla finestra, in una atmosfera da Le notti bianche  di Fëdor Dostoevskij, tra sogno e realtà.

Rue Grand Paradis, 22 – 11012
Cogne (Valle d’Aosta) – Italia
Tel. +39 0165 74825
Fax +39 0165 749192
E-mail: [email protected]

Credits: BELLEVUE HOTEL & SPA.

Articolo scritto e redatto da DANIELA RIGONI | Tutti i diritti sono riservati

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