Profuma di passato e di tradizione sartoriale la collezione maschile Fall Winter 2014-2015 di Antonio Marras. Lo stilista ci immerge nei suoi ricordi di bambino, in una Sardegna di tessuti e affetti preziosi. Nella bottega del padre arrivavano uomini e donne da lontano, alla ricerca della stoffa giusta per confezionare l’abito importante. E sullo scaffale della bottega il tessuto aspettava paziente il suo acquirente, per crerare quell’unicum fatto ad arte, con decine d’ore di lavoro. Quando il tempo poteva scorrere lento e non temeva le regole spietate della produzione industriale.

L’uomo Antonio Marras veste un’eleganza senza età e a 30 anni quanto a 60 si presenta come gentleman sui generis. A tratti dandy inglese ma italianissimo nel buon gusto che lo contraddistingue.

Anche i colori sono un elogio alla tradizion: blu e grigio, un tocco di corda e aviazione. Tanto bianco e nero, aubergine e petrolio. Non mancano le maxi stampe, mai strillate e sempre straordinariamente “composte”, anche in dimensioni over.

È nello studio dei volumi, nella scelta di linee apparentemente semplici ma sapientemente costruite che si svela  l’animo contemporanmeo e cosmopolito di Antonio Marras. Troviamo peacoat oversize, panta carrot, jogging con coulisse, giacconi marinaio, giubbini con maniche matelassé. Giacche reversibili, gilet tradizionali e pull tricot. Tutto dal sapore “basic” ma elegantissimo.

Il luxury diventa costruzione stilistica attenta che si serve di tessuti importanti mixati a materiali meno preziosi. Tantissime le declinazioni ottenute: panni blu accoppiati, velluto millerighe a pois, cotone tecnico, jacquard jersey cravatteria, tartan lana, micropiedepoule, gabardine infeltrito, jersey double, drill di cotone stampa microfiori. E ancora felpa neoprene, chevron di lana accoppatia a jersey melange e l’elenco potrebbe proseguire.

Ancora una volta il circolo Marras è stato palcoscenico di una sfilata incantevole; a farle da cornice, decisamente in sintonia,  il progetto di Sara Conforti “13_600_HZ concerto per macchine per cucine”. All’ingresso del solone la performance di sarti di ogni età, al lavoro con antiche macchine da cucire. Un’occasione per fermarsi e riflettere sul valore inestimabile del sapere artigianale, che a fatica il made in Italy riesce a mantenere. Si è voluto sottolineare la sartorialità dei capi presenti in sala ma soprattutto la ricchezza culturale insita nella trasmissione delle competenze che ancora oggi, laddove presenti,  rendono competitiva la tradizione italiana.

 

ANTONIO MARRAS 03

 

ANTONIO MARRAS 05

 

ANTONIO MARRAS 12

 

ANTONIO MARRAS 21

 

ANTONIO MARRAS 22

 

ANTONIO MARRAS 38

 

ANTONIO MARRAS 31

 Photos: Negri Firman Pr

Articolo scritto e redatto da Mara Stragapede | Tutti i diritti sono riservati

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati

1 risposta