Quando pensi che tutto sia perduto ecco il momento in cui la casa del gruppo FCA tira fuori gli artigli e dimostra al mondo di saper giocare secondo le regole del mercato moderno e propone un prodotto di altissimo livello tecnologico in grado di competere con le agguerrite tedesche, da sempre leader del mercato nel segmento.
Finalmente, in occasione di un assolato weekend, ho avuto anche io opportunità di mettere le mani sulla vettura del Biscione ed ecco le mie impressioni.
Alfa Romeo Giulia, nella versione Quadrifoglio, è un’auto che non ti aspetti: materiali ultraleggeri come la fibra di carbonio, plastiche speciali, contenimento del peso per raggiungere il massimo equilibrio tra comfort dei passeggeri e prestazioni ed un motore V6 Alfa Romeo di derivazione Ferrari da 2.9 litri, 510 cavalli e 600 Nm di coppia che dovrebbe brillare anche per consumi, grazie alla possibile disattivazione di tre cilindri quando non è richiesta potenza e un cambio di alto livello che ben si accoppia a tutta la vettura. Non te l’aspetti per il semplice fatto che questa vettura arriva praticamente dal nulla: ci sono voluti tre anni di lavoro intensi nei quali gli ingegneri Alfa Romeo sono riusciti a produrre un risultato eccezionale specie se consideriamo che l’auto è partita sostanzialmente da un foglio bianco, senza versioni precedenti e senza particolari punti di riferimento dai quali partire.
Qualche giorno fa c’è stato l’open weekend e non mi stupisce affatto che i 166 punti vendita che aderivano all’iniziativa siano stati letteralmente presi assalto da ben 34.000 visitatori incuriositi da quella che sicuramente rappresenta il ritorno più atteso nel mondo dell’automobile.
Bentornata Alfa Romeo è la prima considerazione che mi è venuta in mente e anche se sarà difficile riuscire a quantificare le vendite sul medio-lungo periodo sono sicuro che Alfa Romeo sia riuscita a tornare sul mercato alla grande con un prodotto dalle doti stilistiche e dinamiche di altissimo livello che ha gli elementi necessari per conquistare il mercato.
La versione Quadrifoglio
Personalmente considero la versione Quadrifoglio un esercizio tecnico-stilistico più che un reale tentativo di conquista del mercato perché a conti fatti nel momento in cui si ha un alto potere di spesa si possono tenere in considerazione diverse opzioni, però Alfa Romeo c’è e lo ha dimostrato con una vettura che paradossalmente è la base delle versioni inferiori (di solito si fa il contrario).
Salito sulla versione Diesel da 180 cavalli ho immediatamente percepito alcuni elementi della mamma Quadrifoglio ed in particolare lo sterzo particolarmente diretto e comunicativo anche grazie al servosterzo di nuova concezione. La distribuzione dei pesi gioca a favore di questa vettura ed è tangibile al pilota più attento un equilibrio perfetto tra le masse che conferisce una stabilità molto elevata. Il tutto sotto la rigida supervisione del classico selettore di modalità DNA, già visto su Mito e Giulietta, che nella versione quadrifoglio viene arricchito da un’ulteriore step “Race” nel quale la vettura disabilità “completamente” l’elettronica.
Per quanto riguarda le motorizzazioni e le trasmissioni come sempre disponibile la trazione manuale e quella automatica ad otto rapporti, anche con “paddle” al volante. Motorizzazioni benzina 2 litri da 200, 280 e 320 cavalli (presto disponibili sul mercato) oltre ovviamente al noto V6 biturbo da 510 cavalli. Per quanto riguarda le motorizzazioni diesel abbiamo un 2.2 litri da 150 e 180 cavalli e in futuro ne arriverà un terzo da 210 cavalli. (ndr: nel momento in cui redigo questo articolo nel sito Internet di Alfa Romeo sono presenti solo ed esclusivamente le due versioni diesel da 150 e 180 cavalli).
Per quanto mi riguarda non posso che invitarvi a provarla perché un minimo di diffidenza è fisiologica. Del resto Alfa è stata “fuori dai giochi” per molto tempo ed oggi il mercato è duro. Ammetto che ero il primo degli scettici ma ammetto altresì che mi sono dovuto ricredere. Il modo migliore per farvi cambiare idea è togliervi lo sfizio e fare un giro nel concessionario chiedendogli di farvi fare un giro di prova. Sono sicuro che scesi dall’automobile direte anche voi “Bentornata Alfa Romeo”.
Le immagini sono coperte da copyright fotografico. Gli utilizzatori non autorizzati che le useranno a scopri privati senza citare @Copyright Lingegnere saranno perseguiti secondo la normativa vigente
Articolo scritto e redatto da lingegnere | Tutti i diritti sono riservati