Generalmente quello che fai è andare in gelateria e chiedere un cono, o uno stecco o un ‘tipo semifreddo’. Lo mangi, te lo gusti e la cosa finisce lì. Raramente ti chiedi cosa ci sia dietro quel sapore, quale lavorazione, quali processi hanno portato quella delizia prima nel banco frigo e poi nel tuo stomaco.
La scorsa settimana ho avuto la possibilità di capire qualcosa in più sulla preparazione del gelato prodotto con le macchine Carpigiani. Se sei un appassionato del dolce non dolce più estivo che ci sia (anche se io voto la sua destagionalizzazione praticamente da sempre) probabilmente o sei un fan del gelato artigianale oppure sei un fan del gelato e basta. Io, per esempio, appartengo alla seconda categoria. Ho delle preferenze, ovviamente, ma non storco il naso (quasi) davanti a nulla.
L’occasione per farmi questa nuova, inaspettata, cultura sono stati i Gelato Days organizzati da FOR.B.A.R. gli scorsi 23 e 24 febbraio nella sede di Gazzada Schianno in provincia di Varese. Le due giornate hanno avuto lo scopo di formare, gratuitamente, proprietari di gelaterie, pasticcerie ed esercizi commerciali vicini al mondo alimentare, sul funzionamento delle macchine Carpigiani e sul miglior modo per preparare il gelato e quindi servirlo ai propri clienti.
A guidare le due giornate di workshop è stato Alessandro Racca, maestro pasticcere e vero e proprio cultore del prodotto gelato. Vederlo mischiare gli ingredienti che magicamente si trasformavano in un gelato soffice e profumato è stato un piacere. Oltre alla parte puramente ‘food’, il maestro Racca ha dato ai presenti preziosi consigli su come condurre con successo la propria attività, massimizzando la produzione, minimizzando gli sprechi alimentari e di tempo.
Qui sotto vi riporto qualche tweet pubblicato durante la mattinata che ho passato a Gazzada: ho cercato di riassumere curiosità e notizie che potessero interessare un po’ tutti.
uno pensa che fare il gelato sia mischiare e far raffreddare. invece qui si parla di economia, costo del lavoro e produttività #GelatoDays
— Raffaella Amoroso (@raffaellamoroso) February 24, 2015
pare che il consumatore medio italiano sia infastidito dai semini scuri che spesso si trovano nel gelato alla vaniglia #GelatoDays
— Raffaella Amoroso (@raffaellamoroso) February 24, 2015
la cremosità del gelato è data dal numero di cristalli di ghiaccio presenti al suo interno #GelatoDays pic.twitter.com/iJQSFh7uBJ — Raffaella Amoroso (@raffaellamoroso) February 24, 2015
FOR.B.A.R. è una società che, da più di 40 anni, fornisce soluzioni mirate e progettate sulle esigenze del cliente nei settori bar, pasticceria, gelateria, ristorazione collettiva e comunità. In particolare FOR.B.A.R. si occupa di studiare l’allestimento e l’arredamento di diverse tipologie di punti vendita, negozi e uffici.
Lo showroom e il laboratorio, recentemente inaugurati, consentono all’azienda di formare sempre meglio le figure professionali operanti nel settore della ristorazione applicando nuove tecniche ai macchinari tecnologicamente più avanzati.
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Scritto e redatto da Raffaella Amoroso | Tutti i diritti sono riservati