Potrei iniziare questo articolo raccontandovi che tutto è idilliaco, che tutto è bellissimo e che non ci sono difficoltà ma, in sincerità, vi mentirei. Sono passati due anni e mezzo da quel fatidico 11 dicembre 2015 durante il quale sono entrata in sala operatoria e ne sono uscita come una mamma vera e propria, con due piccole bimbe che mi aspettavano nella nursery e che avevano fatto diventare Alessandro un papà al 100%.
Di cose, in questi due anni e mezzo, ne sono cambiate tantissime: io e Alessandro abbiamo imparato a diventare genitori, abbiamo imparato l’arte del mettersi alla prova costantemente, del non sentirsi mai arrivati e del desiderio di condivisione con persone che hanno scelto di fare dei bambini il loro focus lavorativo. Ci siamo destreggiarsi fra poppate, svezzamento, notti insonni, dentini in crescita, le prime parole e la pipì nel vasino. Siamo sopravvissuti alle difficoltà, alla prima febbre, ai litigi fra gemelli, alla gelosia per gli oggetti e alle prime coccole fra sorelle. Abbiamo affrontato tutto con il cuore aperto e la mente in continua ricezione di stimoli e consigli. Abbiamo trascorso ore ed ore della nostra giornata a capire, spiegare, improvvisare, crescere e sorridere. Sì perché alla fine, quando si tirano le somme, ti rendi conto che tutte le fatiche, l’impegno, le notti insonni e le energie profuse hanno dato un solo risultato: la felicità.
E non credete a quei genitori che si lamentano sempre, che vedono costantemente il bicchiere mezzo vuoto e che hanno fatto del lamento e della stanchezza i loro unici argomenti di conversazione. Non date retta a chi dice che le uniche cose belle nella vita da genitori sono i nonni e il nido che ve li tengono. Non credetegli mai.
Insegnare per far crescere. Crescere insieme.
Ecco i due punti focali dell’essere genitori di cui spesso vi parlo sia sui social network sia qui su theoldnow. Due anni mezzo di felicità li abbiamo festeggiati e adesso sono davvero curiosa di vedere che cosa ci riserverà il prossimo futuro in quattro.