La tuta da lavoro il più sincero antenato, la moda di oggi la testimonianza di un successo ormai consolidato. La forma di base essenziale ha preso carattere passando di collezione in collezione e tra schizzi e disegni dei creativi più brillanti di oggi. Molteplici le proposte delle aziende, poche quelle davvero interessanti.

Saint Laurent la propone nera, sofisticata ed elegante. Il punto vita è avvitato e la scollatura profonda. Revers accentuati e caviglie scoperte. Affusolata definisce una silhouette longilinea e iperfemminile. Altrettanto grintosa la proposta Lanvin, che fa suoi tessuti metallici indagando il bronzo, il nero, il viola e il blu, il verde, l’oro. Le linee sono fluide, i volumi morbidi, il gusto più masculine. Questo tocco investe anche la collezione Haider Ackermann, assolutamente rock per la scelta dei tessuti e delle lavorazioni. E’ ancora nero il colore delle tute, come a casa Saint Laurent, ma ancora più sexy grazie alle scollature e alle spalle scoperte.

 

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Chloé tutta un’altra storia: c’è carattere e grinta ma assoluta è, a colpo d’occhio, la raffinatezza, nella scelta delle linee e nella scelta della palette di colori. Questa allure la ritroviamo a casa Hermès dove una certa austerità si concede qualche licenza poetica nei colori e nelle fantasie: la declinazione della tuta è sfiziosa e nuova. Promossa. Come il resto della collezione.

Black&White per la collezione Guy Laroche, ma soprattutto per la sua versione della tuta moderna: tecnica e very basic, dal vago gusto aviatore, colletto munita. Dettaglio assolutamente magnetico? La zip che corre lungo tutto il busto. Very aviator invece Alexis Mabille, nei tagli e nei colori. Il verde bottiglia il tono scelto, l’effetto lucido il dettaglio inaspettato. Scollata e morbida. Tra le mie preferite della stagione, senza riserva. Affiancata nel blu, ma non ugualmente riuscita.

Stella McCartney veste la tuta di animalier: le spalle rimangono scoperte, i corpetti affusolati e i pantaloni più strutturati. Le stampe, i colori, i volumi, ogni cosa risulta perfetta e ricercata, di un eleganza di altri livelli. Di quelle che, ve lo dico, io non posso resistere. Di quelle che, una volta indossate, ti senti un’altra.

Ancora nero, scollature e tagli inaspettati per Givenchy: magnetica, nei tessuti e nei giochi di colori e sfumature. Vagamente bondage, assolutamente sexy.

Ancora vagamente mascolina per Barbara Bui, i colori sono squillanti. Raffinata e sofisticata la declinazione Valentino: rosso e porpora comandano. Il risultato è ricercato e perfetto. Valentino non tradisce mai, diciamocelo, ndr.

Uno dei capi sportivi per eccellenza, che diventa sofisticato, iperfemminile, e sexy. Io faccio parte delle addicted, che sia day or night. Addicted sempre.

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Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati